#fiducia: è l’hashtag messo in calce a sinistra del manifesto eletto-fiscale del Pdl quando siamo ormai ai nastri di partenza di queste stressatissime politiche. Certo, la notizia delle ultime ore è la lettera inviata da B. ai cittadini in cui si spiega operativamente come fare per accedere al rimborso dell’Imu 2012 sulla prima casa. Il tutto suggellato da un’intesa empatica, di fiducia appunto, fra candidato ed elettore perché la dimora è «sacra». Dai pensieri dell’«Amministrazione finanziaria» del Cav. è esclusa l’ipotesi della penetrazione violenta dentro la privacy degli italiani, usando come cavallo di Troia una missiva fittizia, una cartella pseudo-esattoriale, insomma un documento falso, farlocco, un inganno, un’esca velenosa. Ma c’è di più. Perché al netto di queste considerazioni sull’infondatezza dell’atto, per il quale Rivoluzione Civile chiede il reato di voto di scambio, resta in superficie la questione senza veli dell’Imu. Come se fosse il problema principe che una volta risolto con la liquidazione del maltolto restituirebbe vigore al Paese. È questo il vero falso, la reale truffa. Restituita l’imposta saremo salvi. Detto in termini sacri, giusto com’è la casa secondo B., è proprio così che suona il “leit motiv” della campagna elettorale del centrodestra che scambia apposta la parte per il tutto e identifica un particolare (sì certo discutibile, col quale occorre fare i conti e capire come e in che modo gestirlo, magari impiegando il criterio dimenticato della progressività) con il male generale, con il mostro intero da infilzare.
Potrebbero interessarti anche :