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AAAAAARGH! NOOOOOO!!! COSA VEDONO I MIEI OCCHI!!!
"Dopo quella notte" di Linda Howard è il romance che ho odiato di più in assoluto nella mia storia di romance-addicted, e visto che è appena andato in ristampa, non posso non fare questo post. A me gli occhi: NON LEGGETE QUESTO LIBRO... NON COMPRATE QUESTO LIBRO... NON LEGGETE... (oh, se lo avete già letto e amato - come la maggior parte delle lettrici, ops - NON LEGGETE QUESTO POST, invece, perché quando odio un libro, lo odio proprio, e il mio animo angelico&zuccheroso - sort of - si trasforma in zolfo filato) ...DICEVO, NON LEGGETE QUESTO LIBRO E NON COMPRATELO.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Il protagonista di "Dopo quella notte" è quanto di più carogna, verme, vile, codardo, forte con i deboli, grandissimo pezzo di *** mai creato su carta.
L'unica cosa che vi racconto - e già mi costa, perché parlare di questo romance mi dà una sorta di nausea - è che il nostro bell'eroe in armatura scintillante, qua, lo stimabile protagonista nonché gran figlio di un cane di "Dopo quella notte", a un certo punto butta in mezzo alla strada un bambino down. Nel cuore della notte. Facendosi aiutare dalla polizia - perché lui è ricco e, davvero, non credevate che lo facesse di persona, rischiando - oh mio Dio! - di rovinarsi la manicure?E mentre tutti gli abiti e le cose della famiglia del bambino vengono buttate all'aria, mentre il bambino piange disperato stringendosi alle gambe della sorella maggiore senza capire cosa succede, mentre il nostro eroe guarda tutto questo - be', sapete che pensa? Il nostro protagonista romantico, il meraviglioso principe azzurro che ha fatto sognare millantamila generazioni di lettrici di romance? Pensa a quanto sarebbe bello portarsi a letto la suddetta sorella del bambino, che, tra le altre cose, ha quattordici anni (il protagonista ne ha diciannove).
PS. Oh. Cielo. Possibile che, se ci ripenso, mi arrabbio ancora come quando lo lessi per la prima volta? Potere (malevolo) della scrittura... della buona scrittura, ahimè! Perché mi tocca dirlo: le immagini che l'autrice ha creato sono vivide, colpiscono, e rimangono impresse forever.
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