PISOLINO RISTORATORE AL QUIRINALE
Ieri pomeriggio 20 dicembre 2010, alle 17,30 circa, mentre il Presidente della Repubblica, Napolitano pronunciava il suo discorso annuale, di fine anno, alle alte cariche dello Stato, il Presidente del Consiglio se la dormiva della grossa.
Troppe notti trascorse su quel lettone di Putin, troppi bagordi, troppe bevute e droppe donnine, all’età di 74 anni suonati, stancano e pesano sul groppone. Il fisico cede, la testa ciondola un po’ all’indietro e la bocca si apre.
Così, del tutto irrispettosamente si adormenta davanti al Capo dello Stato e rimane a bocca aperta, come uno dei tanti vecchietti nelle case di riposo. Con questo suo disgraziato atteggiamento, lascia al paese uno spettacolo indecoroso ed un esempio scandaloso.
Addormentarsi durante le occasioni importanti, o le cerimonie ufficiali, gli capita piuttosto spesso. Questo suo atteggiamento trasmette un esplicito messaggio: «delle cosiddette istituzioni, compreso il Presidente della Repubblica, me ne sbatto i coglioni». Se andasse a dormire prima la sera, non gli succederebbe.
Il bello è che, alla fine del discorso si è svegliato, ha applaudito, ha espresso parole di elogio per il capo dello Stato dicendo: «Il presidente Napolitano ha spezzato una lancia per la continuità e questo è in sintonia con quello che noi abbiamo ritenuto sia l’interesse del Paese. Ecco perchè, sono assolutamente sereno: si va avanti».
Forse il discorsetto di circostanza se l’era preparato prima, perchè di quello che ha detto Napolitano, non aveva sentito niente.
Che figura! Però davanti a Putin, a Gheddafi e a Lukashenko sta ben sveglio, perchè, è chiaro, da quelle parti c’è da guadagnare. E i soldi, per Berlusconi, sono un vero eccitante davanti ai quali non si addormenta mai.