Se non sappiamo più qual'è la meta come facciamo a raggiungerla?
Storica scena del film
"Totò, Peppino e la malafemmina"
Sembra una scena folle e assurda ma spesso nella vita ci comportiamo esattamente così e diamo questa risposta a noi stessi quando ci sentiamo confusi sulla direzione da prendere.
A me è capitato un migliaio di volte se non di più.
Frasi tipo: "non so se voglio stare con mia moglie", "non so se voglio continuare questa scuola", "non so se voglio fare questo lavoro", "devo pulire casa", "devo trovare un lavoro", eccetera eccetera.
Quello che succedeva in me era di perdere di vista l'obbiettivo, la meta.
Non avendo chiara la rotta, poiché conoscevo il punto di partenza ma non la meta, ed essendo io in quel momento come il capitano di una nave di nome Vita, viaggiavo a caso in balia degli eventi andando un pò di qua e un pò di là.
Se so che l'obbiettivo è avere dei soldi per vivere meglio o per acquistare qualcosa che mi piace NON DEVO trovare lavoro ma VOGLIO trovare lavoro; se mi piace vivere nell'ordine e nel pulito, questo è l'obbiettivo! Quindi NON DEVO pulire casa ma VOGLIO pulire casa; se non ricordo più quale fosse l'obbiettivo che mi prefiggevo quando decisi di frequentare una scuola o quando decisi di sposare mia moglie o quando decisi di cercare lavoro è del tutto naturale che non sappia più se voglio proseguire in queste tre strade.
Avere sempre ben chiaro l'obbiettivo è molto importante dunque.
Se io non ho chiaro dove voglio andare divento come la persona che chiede il biglietto in stazione senza saper dire per dove, facendo esattamente come Totò nel film "Totò, Peppino e la malafemmina", nella scena storica col vigile urbano, che per chiedere informazioni sul luogo che con Peppino cercava di raggiungere domanda a un certo punto: "Noi vogliamo sapere per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare? Sa, è una semplice informazione."
Scritto da Andrea Cusati mercoledì, 5 marzo, 2014
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