Usare la Rete in maniera responsabile. È l’obiettivo dichiarato di Non perdere la bussola, l'iniziativa voluta dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, che inaugura proprio in questi giorni la sua seconda edizione. Inaugurato con l'anno scolastico 2009-2010, il progetto nasce dalla collaborazione tra Google-YouTube e Polizia Postale e delle Comunicazioni con l'obiettivo di sensibilizzare e formare in modo corretto i giovani tra i 13 e i 18 anni sui temi della sicurezza in Internet e dell'uso responsabile della rete: insegnare ai ragazzi che navigano in Rete e frequentano YouTube e social network come sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community on line, senza correre rischi connessi alla privacy, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all'adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri.
Il senso del proseguimento dell'iniziativa Non perdere la bussola è di aiutare i giovani e le loro famiglie a utilizzare tutto questo potenziale, sostenuto però da un uso sicuro, consapevole, responsabile e critico, con piena conoscenza dei rischi e pericoli e dei sistemi di protezione.
La formazione è fatta dagli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni nelle scuole che ne fanno richiesta scrivendo a polizia.comunicazioni@interno.it. Indicazioni più dettagliate per le scuole, insieme a video tutorial e materiali informativi di supporto, si possono trovare all'interno del nuovo Centro per la sicurezza online della famiglia di Google nell'area Corsi di formazione.
Da quest'anno, agli incontri riservati ai ragazzi, che si svolgono durante l'orario scolastico, si aggiunge la possibilità per le scuole di ospitare anche incontri con genitori e formatori, per permettere loro di svolgere un ruolo educativo con maggiore consapevolezza, anche per quanto riguarda le attività che i ragazzi svolgono online.
Oltre ad allargare il progetto formativo alle famiglie, quest’anno Non perdere la bussola si rivolgerà anche ad altre figure di educatori, con particolare attenzione al mondo delle associazioni che si occupano di minori e a quelle che offrono supporto ai diversamente abili e alle loro famiglie. La tecnologia rappresenta un importante fattore di accesso e di autonomia per persone diversamente abili ed è importante che chi le affianca in questo percorso sia in grado di insegnare un uso sicuro consapevole delle tecnologie.
Fonte:Innova Scuola