Non riesco a trovare la mia strada nella vita?
Perché non costruirla allora!?
Lo scopo della vita potrebbe non essere quello di trovare se stessi piuttosto quello di costruire se stessi!
E’ probabile che tu abbia tante idee, tanti sogni e aspirazioni ma sono confusi, vaghi e allora ti limiti a sognare, magari di aprire un bar in Giamaica o di intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo, o perché no di tornare a studiare, intanto vivi alla giornata, abiti con i tuoi genitori da cui dipendi e tra un lavoretto e un esame all’università sogni che un giorno succederà qualcosa che cambierà la tua vita..un’illuminazione e avrai chiaro finalmente chi sei e quello che vuoi.
Ti sei riconosciuto? Non preoccuparti sei in buona compagnia; a causa della situazione economica del nostro paese, questa condizione riguarda un numero sempre maggiore di giovani adulti, che vivono ancora però come adolescenti.
Ma ogni condizione ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.
Essere un eterno adolescente esonera dalla responsabilità di impegnarsi a realizzare un progetto che richiede pianificazione spirito di sacrificio, perseveranza e autodisciplina. Un adolescente si limita invece a sognare solo gli aspetti positivi e irrealistici del suo progetto, in una sorta di fuga dalla realtà non c’è nessun prezzo da pagare, immagina di essere libero, di guadagnare molto.
Realizzare i propri sogni oltre al talento e alla creatività richiede coraggio oltre a una buona dose di fortuna. Trasformare una passione in lavoro potrebbe non essere sempre così divertente, Avviare un lavoro indipendente richiede invece un impegno maggiore, i ritmi di lavoro potrebbero essere più duri e i guadagni inferiori ad un normale lavoro, ma la soddisfazione sarebbe indubbiamente maggiore.
L’adolescente cronico, quando il sogno si scontra con i limiti della realtà, abbandona il progetto e riparte verso un altro sogno.
Tuttavia non scegliere significa già fare una scelta!
Il nostro futuro è quello che ci costruiamo con le scelte che facciamo tutti i giorni.
Ciò genera la paura di prendere la decisione sbagliata.. la nostra società ci offre moltissime possibilità di autorealizzazione personale: possiamo decidere dove vivere, cosa studiare, che lavoro fare, se sposarci, se avere dei figli, quanti figli avere e quando.
Ma allo stesso tempo, questa pluralità di scelte può generare ansia: Qual è la scelta giusta? Scegliere una strada potrebbe significare rinunciare ad un’altra, e perdersi dunque la possibilità di vivere qualcosa di migliore.
E’ vero che ciascuno è l’artefice del proprio destino, ma ad una persona giovane, la vita sembra offrire illimitate possibilità. Fare i conti con i propri limiti, significa dovere affrontare la paura di fallire.
Scegliere un lavoro straordinario, pur avendo capacità solo ordinarie, soltanto perché lo si desidera, può esporre facilmente al fallimento. In alcuni casi c’è il talento, ma manca l’autodisciplina, la capacità di perseverare quando le cose sono difficili, la capacità di sacrificarsi per ottenere i propri obiettivi.
Chi punta troppo in alto, può avere la scusa di non esserci riuscito. Chi invece non riesce a capire quello che vuole e quindi non intraprende nessuna iniziativa, evita il pericolo di poter fallire. Dopotutto, è meglio pensare di non aver avuto il coraggio di fare quello che si voleva, che averlo avuto e scoprire che le proprie capacità non sono così grandi come quelle che si pensava di avere.
Miriam Vetrano