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Non scordiamoci di Mikken

Creato il 24 giugno 2012 da Martinaframmartino

Non scordiamoci di MikkenOrmai è parecchio che vado avanti a rileggere Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin. Non ho fretta, visto che conosco benissimo la storia per averla già letta più volte, e preferisco andare avanti con calma e appuntare qui una serie di dettagli che mi capitano sotto gli occhi. Lo spazio è pubblico, nel senso che chiunque lo può leggere, ma sono i miei appunti personali, promemoria fatti per quando ci sarà qualcosa che mi sorprenderà e avrò bisogno di tirare insieme le fila del discorso. Ricordate chi sia la fanciulla che Jaime vede andare al nord per il suo matrimonio? Lui non sa chi sia, sa solo che viaggia sotto falso nome, ma chi ha letto bene i romanzi sa chi è prima ancora che il suo vero nome venga detto, due libri (americani) più tardi. Ecco, questo è uno dei tanti dettagli che non avevo capito la prima volta, visto che era passato troppo tempo fra un romanzo e l’altro, ma Martin degli indizi li aveva piazzati.

Così rileggo e prendo appunti, e visto che ho sentito parlare abbondantemente delle altierate ho deciso di fare un controllo anche in questo senso. E ce ne sono, tante e di vario genere.

Io ne ho segnalate una parte, non tutte, e spesso ho usato un tono ironico. Se voglio essere seria scrivo per FantasyMagazine, lì solo in un paio di occasioni ho lasciato emergere la fan che c’è in me. Di solito sono professionale. Qui no, questi sono commenti personali e scrivo in modo molto più libero. Solo che a qualcuno questo non è piaciuto, e così ho avuto un piccolo scambio di opinioni. Onestamente spero che si sia concluso, ho troppo poco tempo per perdermi dietro a discussioni tipo quella che c’è in coda a questo brano: http://librolandia.wordpress.com/2012/06/20/il-trono-di-spade-di-george-r-r-martin-capitolo-22-arya/.

Perché ne parlo ancora allora? Semplicemente perché nei suoi primi messaggi Mirko ha categoricamente escluso la possibilità che una frase potesse sparire dall’edizione italiana, come se gli sbagli non potessero esistere. A cosa servono i revisori? si chiede.

A darci libri migliori, con il minor numero di errori possibile, mi sembra ovvio. Come poi lavorino andrebbe visto caso per caso, cosa che può fare solo chi è all’interno della casa editrice. Io mi limito a postare una scansione della pagina di cui si parlava in italiano e in inglese, in modo da sciogliere ogni dubbio circa la presenza di Mikken in quella frase. Spero solo che il testo sia leggibile, viste le mie conoscenze informatiche lo saprò solo quando vedrò pubblicato questo testo. La versione di A Game of Thrones che possiedo io è quella della Bantam con una spada sulla copertina azzurra stampata nel 2011.

Il trono di spade

Dopo il testo italiano ecco quello originale.

Non scordiamoci di Mikken



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