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• hai più di 28 anni
• ti senti uno sfigato
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• sei iscritto o hai intenzione di iscriverti ad un'università
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Scusate, ho scherzato.

Sono stata colta da una follia ironica e isterica dopo che ieri sera a Servizio Pubblico di Santoro ho ascoltato alcuni ragazzi che vivono la loro meglio gioventù in situazioni idi precarietà. Scusate è stata una valvola di sfogo per non pensare ai brutti spettri di un futuro senza speranza dei giovani d'oggi.

Futuro al quale pensavo anch'io qualche anno fa durante il periodo dell'Unversità e che era grigio, ma non così tanto come oggi.

E dico che non è giusto che una o più generazioni vivano un momento di disillusione come questo.

Non è giusto ed invito i nostri ragazzi, i figli degli italiani che non hanno santi in paradiso, di non arrendersi e di invocare i propri diritti naturali e garantiti dalla nostra Costituzione.

Mi auguro di non vedere più quelle facce affrante e di non ascoltare più che "il posto fisso non esiste più" (ed è monotono) e di non sentire più che "la pensione ce la sognamo".

Nooooo ragazzi!!!!!

Dovete dire "ho diritto ad un lavoro!" e "ho diritto alla pensione!".

Non credete a quello che i nostri "comandanti Schettino" vogliono farci pensare e manipolano in tal modo la nostra vita a loro vantaggio.

Non cadete nella rassegnazione!

Siete sfigati solo se vi arrendete!