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Non si moltiplica il tempo

Da Nuvolesparsetraledita

Non si moltiplica il tempo

Guarda fuori: è quasi notte.

Il cielo blu è trascolorato, ha riempito l’infinito del buio freddo di un tempo che non vivi; indovini i rumori, fuori – i rumori spenti della notte che ti accerchiano e ti catturano – e vorresti dilatare questo spazio, vorresti moltiplicare questo tempo e non vedere. Sono le dita nodose, adesso, le unghie che si sfaldano; sono le rughe attorno agli occhi, le pieghe ai lati della bocca: non vorresti vedere il tuo corpo che invecchia, i capelli candidi alla radice, la fatica della sera che ti piega la schiena.

Ma non si moltiplica il tempo: si sciupa.

I rumori della casa terminano, a quest’ora; non c’è quasi più nessuno. Dorme borbottando il frigorifero, respira forte la gatta e sogna. E’ il momento dei ricordi dolci, dei progetti che fanno male; è il tempo di un giorno che pesa, di una notte che non riposa; hai sciupato giorni interni, hai perduto qualche stagione, ti sono mancati alcuni anni: non li vedi, se ti guardi indietro, non li sai anche se ci sono stati. Sforzati, sforzati, pensali; ci sono stati ma non ricordi come.

Spogliati, vai a letto: è ancora caldo della sua assenza.

Non si moltiplica il tempo

Gabriele Münter

C’è come un dolore nella stanza

C’è come un dolore nella stanza, ed
è superato in parte: ma vince il peso
degli oggetti, il loro significare
peso e perdita.

C’è come un rosso nell’albero, ma è
l’arancione della base della lampada
comprata in luoghi che non voglio ricordare
perché anch’essi pesano.

Come nulla posso sapere della tua fame
precise nel volere
sono le stilizzate fontane
può ben situarsi un rovescio d’un destino
di uomini separati per obliquo rumore.

Amalia Rosselli


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