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Non si può non comunicare

Da Lanaecodesign @lanaecodesign


Oggi affrontiamo una nuova tappa nel nostro percorso di Crescita e di Sviluppo Personale: la comunicazione.
 
Vi propongo la coppia di mucche che portano il messaggio “NON SI PUO’ NON COMUNICARE”.
È esattamente cosi: noi comunichiamo sempre, anche quando non lo vogliamo, con lo sguardo, con la postura, con le parole e con il silenzio. Questo è il primo assioma di comunicazione.  

 

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Peluches serie Sviluppo Personale-Non si può non comunicare

  Osservate questi peluches, uno dei due (in questo caso la femminuccia) è in posizione di chiusura.  

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  Cosa vi trasmette, cosa vi comunica? Probabilmente, guardando queste immagini vi verrà in mente che lei è arrabbiata, scontenta, frustrata o triste. Lei non ha alcuna possibilità di parlarvi, la vedete, non sentite le sue parole, ma lei vi comunica qualcosa con sua la postura.  
Peluches serie Sviluppo Personale- Non si può non comunicare
  L’altro, invece, ha la postura aperta, la testa alta, le zampe non sono incrociate davanti. In questo caso riceviamo il messaggio di uno sicuro di sé, tranquillo e sereno.
Peluches serie Sviluppo Personale- Non si può non comunicare
   E proprio perché è impossibile non comunicare penso che sia di fondamentale importanza imparare a comunicare bene per costruire le relazioni gratificanti con gli altri. Bisogna tentare di rendere la nostra comunicazione più efficace possibile. Per cominciare osserviamo che effetto ha su di noi e sugli altri la nostra comunicazione. Lo sapevate che le parole rappresentano soltanto il 7% della comunicazione? Il resto viene trasmesso attraverso il canale non verbale (linguaggio del corpo) e canale paraverbale (tono di voce, timbro, velocità, ritmo ecc.). La comunicazione può essere considerata efficace solo quando questi tre livelli coincidono. Ma non basta, occorre prestare attenzione ad altri elementi fondamentali per una buona comunicazione. Vediamone alcuni.  La comunicazione deve essere empatica. L’empatia è la capacità di mettersi nei panni altrui. Di conseguenza, la comunicazione empatica ci porta a comprendere non solo ciò che ci sta dicendo il nostro interlocutore, ma anche suo stato d’animo, le sue emozioni. Per arrivare a questa comprensione fate attenzione a questi tre elementi: cercate di essere trasparenti e non trattenete le reazioni emotive; mantenete autocontrollo e non date i consigli laddove non sono richiesti; evitate di giudicare il comportamento dell’altro e concentratevi su ciò che lui prova.   Se vogliamo che l’altro ci racconti e si apra nei nostri confronti è fondamentale imparare ad ascoltare. Essere ascoltati è ciò che gratifica di più nelle relazioni. A mio avviso l’ascolto è uno degli elementi più importanti della comunicazione. Tante volte assistiamo alle conversazioni o ai dibattiti dove interlocutori non prestano ascolto, non fanno attenzione a ciò che dice altra persona e questo inevitabilmente incrina i rapporti interpersonali. Perché è cosi difficile ascoltare? Probabilmente perché occorre mettere da parte i propri interessi, il proprio punto di vista, ma soprattutto la voglia di avere ragione a tutti i costi. Se io provo a fare uno piccolo sforzo e a pensare che l’altro può avere ragione, comincio ad attribuire anche il significato e il valore alle sue parole e quindi, cercherò di ascoltare il messaggio che sta trasmettendo per intero, senza interromperlo.  È di fondamentale importanza non preparare la risposta mentre si sta ascoltando, ma concentrarsi su ciò che l’altro sta comunicando perché l’ultima frase potrebbe cambiare completamente la direzione di tutto il discorso. Mostrate sincero interesse per le parole dell’interlocutore. Nel corso della conversazione ponete delle domande, ma solo per raccogliere maggiori informazioni su ciò che state ascoltando e per capirlo meglio. Cercate i punti di accordo con l’altro e tralasciate quelli di debolezza. Se dovete dare delle risposte oppure volete comunicare qualcosa cercate di utilizzare le frasi tipo “secondo me…”, “dal mio punto di vista…”, “se ho capito bene…” ecc. per far capire all’altro che questo è il vostro modo di vedere le cose e come tale esso è assolutamente soggettivo. In questo caso inviate il messaggio all’altra persona che non avete pretese di universalità, di dire che ciò che pensate voi è la realtà, ma è la vostra opinione. Alla fine provate a riassumere con parole vostre ciò che avete ascoltato chiedendo se avete capito bene, questo è il feedback con il quale l’emittente verifica se il suo messaggio è arrivato al destinatario correttamente. Ringraziate l’altro per il tempo dedicatovi. La comunicazione efficace è quella che arriva al vostro interlocutore. Provate a prestare un po’ di attenzione al vostro modo di comunicare e seguite questi piccoli suggerimenti per diventare comunicatori migliori!  Buona settimana a tutti Lana

  

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