courtesy archive.cfm.net
“Silvano Calzini, milanese, laureato in Scienze politiche, terminati gli studi ha iniziato a lavorare come redattore editoriale presso varie case editrici. Oggi si è lasciato alle spalle l'entusiasmo iniziale, ma non l'amore per le buone letture, Londra, certi silenzi e altro ancora”: così recita la biografia dell’autore dei Nani da leggere su Google Books. Si può aggiungere un riferimento alle recensioni nella sua Bacheca virtuale sul sito dell’elettroeditore Simonelli e la sua collaborazione a Quasirete, il blog letterario della “Gazzetta dello Sport”. Poi si può leggere, qui sotto, il suo romanzo breve (1679 battute, spazi inclusi), dedicato a un uomo sereno che sereno rimane finché qualcuno non decide brutalmente di definirlo nominando una sua azione preponderante. Ringrazio moltissimo Silvano Calzini – autore di poche parole, un po’ segreto e talora spigoloso, con qualche squarcio di tenerezza da cercare tra le righe – per avermi messo a disposizione questa sua opera.
Oop, oop (Romanzo in 10 capitoli tutti rigorosamente sotto le 140 battute)
Capitolo 1 Non era alto ma nemmeno basso, né grasso né magro, di un’età indefinita, non aveva niente di particolare, eppure era unico. Saltellava.
Capitolo 2 Mi sembra ancora di vederlo. Tutti i giorni, estate e inverno, passava con quella sua aria compunta mentre andava non si sa bene dove.
Capitolo 3 Gentile e cortese, si scappellava quando incrociava qualche vicino, ma era un tipo che non dava confidenze. Mai visto parlare con qualcuno.
Capitolo 4 Quando era da solo, si toglieva la giacca e oop, oop. Così, senza un perché, senza nessuna ragione precisa, cominciava a saltellare.
Capitolo 5 Per lui saltellare era un istinto del tutto naturale, come la fame, la sete o il desiderio sessuale. Ilsenso della sua esistenza era tutto lì, in quell’oop, oop.
Capitolo 6 Scoprire gli ingranaggi mentali che stavano all’origine di questo suo comportamento era una cosa che non lo aveva mai minimamente interessato.
Capitolo 7 C’è chi nasce per fare il musicista, l’uomo d’affari, il calzolaio o qualunque altra cosa. Lui era nato per saltellare. Oop, oop. Punto e basta.
Capitolo 8 Poi un brutto giorno, un tipo che la sapeva lunga lo chiamò nel suo ufficio, lo guardò fisso negli occhi e gli disse a bruciapelo: “Lei saltella”.
Capitolo 9 Gli crollò il mondo addosso, ma lui non battè ciglio. Si alzò e uscì dalla stanza. Umiliato, con il cuore in tumulto, ma con grande dignità.
Capitolo 10 Arrivato a casa, si stese sul letto, chiuse gli occhi e fu a quel punto che ebbe uno spasmo. Oop, oop. Subito dopo rimase lì, morto stecchito.