Non siamo dei fast food

Creato il 17 aprile 2015 da Smilingischic

Ci sono delle parole che ti scivolano addosso altre che ti colpiscono e rimangono nella tua testa, cominciando a ronzare dapprima silenziosamente, poi con un sibilo sempre più insistente quasi fastidioso, per arrivare a farsi notare.

Qualche giorno fa una mia collega in relazione a una situazione che stiamo vivendo a scuola, molto difficile da affrontare in modo razionale, mi disse 4 parole : non siamo dei fast food.

Viviamo nell’epoca in cui tutto è rapido, anzi rapidissimo, immediato, in cui tutto sembra risolvibile. In un mondo che ci risucchia in un turbinio cose da fare e da fare subito. In cui sembra che nessuno possa concedersi il lusso della lentezza , in cui sembriamo avere il piede sull’acceleratore pronti a tagliare il traguardo di una corsa contro se stessi.

Una coda al supermercato, un semaforo rosso, le pubblicità durante un film sono diventati momenti di nervosismo perché associate a perdita di tempo e sentiamo un bisogno impellente di riempire quei minuti come se aspettare fosse una sensazione che non possiamo metterci di provare. La lentezza ormai è merce rara.

No non siamo dei fast food e il nostro cervello ce lo ricorda perché lui è nato come una macchina lenta e ce lo rammentano gli anziani quando ci dicono “respira prima di parlare“. E in quel monito c’è tutto l’elogio della lentezza. Prendi il tempo giusto, quello che serve per decidere.

Le scelte giuste hanno bisogno di tempo, la creatività ha bisogno di tempo, il nostro corpo e anche chi ci sta accanto pure.

No non siamo dei fast food…  proprio per niente.

Un bacio e buona giornata

A presto. Sa

♥♥♥

My outfit

Giacca e T – shirt in seta di Giulia Rositani ( spring summer collection 2015 )

Jeans – Zara

Décolleté in suadè con clips di Le DuDu ( in vendita anche a Lucca presso Vintage Boutique).

Sunglasses – Special Edition FELDER FELDER for Silhouette

Details

Location : Milano

pics by Giorgio Leone

Nota: ho usato un’immagine che richiama le tre scimmiette sagge che nel loro originale e primario significato rappresentano un motto molto importante “non vedere il male, non ascoltare il male e non parlare assecondando il male“, ma che da sempre sono associate al simbolo dell’indifferenza e talvolta anche dell’omertà. Nel mio caso ho provato a raffigurare il fatto che chi corre sempre purtroppo non ha tempo né per vedere, né per ascoltare né per comunicare. Grazie di cuore a Giulia Rositani per avermi permesso di farlo con  la sua splendida giacca con le scimmie. Perché lentezza,  creatività e talento vanno a braccetto.


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