Sabato sera io e Luca siamo usciti e abbiamo passato la serata ad ascoltare musica in un locale.
Purtroppo non ci siamo divertiti per niente.
Con noi c'era un'amica di vecchia data di Luca, che nell'arco di questi due anni da quando io e lui stiamo insieme è diventata anche amica mia.
Un'amica davvero cara, se penso che quando tra me e Luca c'è stato un periodo di rottura lei non ha mai smesso di starmi vicina, pur essendo amica prima di Luca che mia.
Partiamo da lei.
Quando la conosco, quindi parliamo dei primi mesi del 2011, il suo rapporto con il marito è gia' in crisi.
Durante l'estate di quello stesso anno il matrimonio va definitivamente gambe all'aria.
Dopo la separazione per lei inizia un lungo periodo di depressione durante il quale il sostituto dell'amore che le è venuto a mancare diventa il cibo.
Nel giro di pochi mesi da 52 kg aumenta fino a pesarne 77, per 158 cm di altezza.
Nella primavera del 2012 pero' si da' finalmente uno scossone.
Comincia a stare piu' attenta a cio' che mangia, si iscrive in palestra e in piscina, frequentandole entrambe con costanza, e arriva alla vigilia delle vacanze di agosto con 65 kg addosso.
Ancora un po' in sovrappeso per la sua altezza, ma decisamente migliorata, tant'è che lei si sente molto piu' serena e fiduciosa in se stessa.
Parte per il mare e lì conosce il suo attuale compagno.
Tornata dalle vacanze, è la prima volta che la vedo così felice.
Lui la tratta come una principessa, la porta nei ristoranti e nei locali piu' esclusivi, la copre di regali, le fa trascorrere dei weekend da favola in giro per l'Italia e qualche volta anche all'estero.
Io e Luca, anche se un po' dispiaciuti per il fatto che lui trovi sempre qualche scusa per evitare l'occasione di fare la conoscenza degli amici di lei e quindi anche di noi due, siamo comunque contenti di vederla nuovamente sorridere e stare bene.
Passa pero' un po' di tempo e cominciamo a sentire puzza di bruciato.
Dall'inizio di questa nuova relazione la nostra amica ha recuperato 7 dei kg persi tornando a 72 kg e il fidanzato, come lei stessa ci racconta, non perde occasione per farglielo notare con frasi o gesti poco carini, come ad esempio pizzicarle la ciccetta sulle braccia mormorando "si vede che siamo a dieta eh?", oppure con prese in giro piu' pesanti tipo " prima o poi ti tradisco con una piu' magra, ahahaha"...e via dicendo.
Un comportamento inammissibile da parte di chiunque, ma a maggior ragione da parte del suo compagno, e non solo per il fatto di essere il suo compagno e quindi colui che piu' di ogni altro dovrebbe starle vicino e appoggiarla, ma soprattutto perche' lui stesso ha conosciuto la realta' dell'obesita' grave.
Infatti fino a pochi anni fa' pesava 120 kg, e poi grazie ad una dieta, tanto sport e forza di volonta' è calato parecchio raggiungendo i 75 kg (di lui non so l'altezza ma sabato l'ho visto e oggettivamente non è molto piu' alto di lei).
Quindi, tenendo presente che la sua passata obesita' ha origine fin dall'infanzia, avendo trascorso parecchio tempo in quella condizione dovrebbe ben sapere quali umiliazioni si provano nel sentirsi rivolgere commenti pieni di cattiveria gratuita e come certi comportamenti non siano uno stimolo a dare il meglio di sè ma piuttosto una minaccia destinata ad accrescere le insicurezze di una persona, solo che invece di aiutare la sua fidanzata, alleandosi con lei per incoraggiarla a seguire uno stile di vita piu' salutare, prima la mette all'ingrasso e poi la fa soffrire costringendola a sentirsi uno schifo!
Non solo...in questi mesi di frequentazione anche lui ha recuperato qualche chiletto tornando a pesarne 82, e di questo è talmente meschino da incolpare lei, perche' per renderla felice ci ha rimesso la sua forma fisica, dal quale è ossessionato...forse per il timore di tornare a pesare 120 kg fa un sacco di sport, si pesa tre volte al giorno, annota il suo peso ogni volta su un quaderno, e quando il peso non gli piace si isola da tutti, passa giorni interi in preda al malumore, e chi ne fa le spese purtroppo è lei, che oltre a subìre le sue offese se la prende pure con se stessa perche' non sa come aiutarlo.
Finito il periodo idilliaco io e Luca, pur continuando a starle vicini con la nostra amicizia, le diciamo molto apertamente che non la sosterremo mai in questa storia...ha gia' sofferto abbastanza per la fine del suo matrimonio, adesso merita una persona che le stia accanto rispettandola e accettandola così com'è, e non qualcuno che ha troppi problemi irrisolti con se stesso e rischia di trascinare anche lei nel baratro.
Ma non ci ascolta.
E così passiamo intere serate a consolarla mentre lui la trascura per i suoi amici incurante di quanta sofferenza le provochi questa cosa.
Durante le feste natalizie all'improvviso lui sembra cambiare in meglio, le sta molto piu' vicino, vive il suo periodo di bonta' insomma.
Qualche tempo dopo il ritorno di Luca da Londra, notando che la serenita' tra i due si mantiene apparentemente inalterata, e sottolineo apparentemente perche' adesso alla luce degli ultimi fatti mi sorge il dubbio che lei ci abbia taciuto qualcosa di troppo, ne approfittiamo per rilanciare l'idea di un incontro tra tutti e quattro, in modo che lei possa finalmente presentarcelo.
Mentre restiamo in attesa dell'ennesimo rifiuto, lui ci stupisce accettando.
E arriviamo così alla serata di sabato, che ha proprio lo scopo di poter fare la sua conoscenza.
L'appuntamento è in questo locale dove suonano alcuni amici del tipo in questione.
Lui si trova gia' sul posto ad aspettarci mentre lei lo raggiunge in macchina insieme a noi.
Le presentazioni e i convenevoli durano in tutto meno di due minuti, dopodiche' lui si scusa perche' deve andare da un suo amico per dirgli una cosa e...puff!
Sparito dalla circolazione per tutta la sera, nel senso che si è seduto al tavolo con dei suoi amici e non ci ha piu' degnati di alcuna considerazione, nè me e Luca che evidentemente non eravamo alla sua altezza, nè tantomeno la sua fidanzata, che è rimasta in nostra compagnia per tutto il tempo senza piu' sapere dove guardare per l'imbarazzo della situazione.
E infatti è solo per lei che ci siamo rimasti male, non di certo per quel pirla, che oltretutto non è un ragazzino ma un uomo adulto da un bel pezzo.
Dopo un paio d'ore lei gli ha mandato un sms per avvertirlo che ce ne andavamo, lui ha fatto capolino da lontano alzando la mano in segno di saluto per poi sparire subito come se niente fosse, e così siamo tornati a casa riaccompagnando prima lei in lacrime.
Luca le ha ribadito ancora una volta di lasciarlo perdere, di ignorarlo fino a quando non si fosse degnato di farsi vivo e scusarsi per il suo comportamento inqualificabile, e nel caso non l'avesse fatto di togliersi la soddisfazione di essere lei a lasciarlo prima che fosse lui a farlo...per tutta risposta domenica mattina lei era gia' al telefono con me a piangere di nuovo perche' non lo sentiva dalla sera prima e non rispondeva alle sue chiamate pero' il tempo per pubblicare delle foto su Facebook l'aveva trovato invece per lei no e via così, in preda alla disperazione piu' totale ...
Insomma...io a lei l'ho detto chiaro e tondo che lui lo fa apposta, che gli piace vederla soffrire perche' la cosa lo gratifica, ripagandolo di tutte le sue insicurezze, che lei gli sta curando il senso di inadeguatezza che si porta dietro da anni, che deve smetterla di farsi coinvolgere in questo gioco al massacro, perche' quando un giorno lui si sara' fatto forza del suo affetto e avra' riacquistato un minimo di fiducia in sè lei non servira' piu' al suo scopo e la mollera' per andarsene alla ricerca di nuove conferme, che non puo' importarle tanto poco di se stessa, e l'ho supplicata di chiudere i rubinetti dell'amore, di lasciare che sia lui ad avere sete.
Niente, come parlare ad un muro.
Sorda alle mie parole e cieca davanti ad una situazione palese.
Ora...come si aiuta chi è succube di violenze psicologiche, che non sono meno gravi di quelle fisiche solo perche' non ti lasciano un occhio nero?
Se qualcuno conosce la risposta mi scriva una mail e me la dica per favore, perche' io non so davvero piu' che fare :(((