Non entro nel merito delle faccende interne al Kazakhstan, Stato sovrano — Ablyazov avrà i suoi buoni motivi per dissentire, e Nazarbayev ne avrà altrettanti per volerlo in galera. Fatti loro.
Invece entro nel merito della conduzione di tutta questa vicenda da parte del sedicente governo italiano, che sembra aver innalzato l’inconsapevolezza e l’impotenza a virtù nazionali.
Che un ministro dell’Interno si ostini a negare l’evidenza; che un presidente del Consiglio avalli questo comportamento; che un ministro degli Esteri convochi un ambasciatore straniero e si lasci rispondere “non posso, sono in vacanza”; che servizi segreti terzi possano avere un ruolo consistente nella vicenda; che nessuna autorità di questo paese dove i figli so’ piezz’e core si sia preoccupata del fatto che c’era anzi c’è di mezzo una bambina di sei anni — tutto questo suggerisce considerazioni non particolarmente lusinghiere sull’effettivo spessore del c.d. Stato italiano, sempre più simile a quello di una velina.
Non resta che andare avanti: the show must go on — il teatrino continua.