Si chiude con ISON un 2013 pieno di comete, i cui ritratti realizzati da telescopi professionali e amatoriali sparsi in tutto il pianeta, compongono l'immagine di oggi (scaricabile in grande formato per essere stampata).
di Livia Giacomini 28/11/2013 15:36Il 2013 è decisamente l’anno delle comete. E non solo per ISON, di cui aspettiamo tutti di conoscere la sorte dopo il passaggio ravvicinato al Sole. In realtà è dall’inizio dell’anno che nei nostri cieli si susseguono comete di ogni genere, oggetti celesti visibili a occhio nudo o che necessitano di grandi strumenti per poter essere osservati. Appuntamenti ricorrenti di ritorno per l’ennesimo tuffo verso la Terra o stranieri in visita per la prima volta nel sistema solare interno, corpi celesti visibili da ogni punto del nostro pianeta o riservati ai fortunati abitanti di alcuni continenti. Il 2013 ha risposto ai desideri di tutti gli amanti del cielo con una lista di visitatori diversi, i cui ritratti compongono l’immagine di oggi, in un montaggio di alcuni degli scatti più belli realizzati da telescopi professionali e amatoriali (vedi nell’immagine per i crediti).
Si parte in alto a sinistra dalla recente ISON, soprannominata “cometa del Secolo” già dalla sua scoperta a fine 2012. ISON è seguita nell’ordine dai ritratti di Lovejoy, Linear (il cui outburst è stato recentemente osservato da alcuni astrofili italiani) e Encke, tutte più o meno visibili in questi ultimi mesi dell’anno nei nostri cieli. Si arriva poi alla PanSTARRS, che verrà ricordata come cometa di Pasqua e alla verde e molto fotogenica Lemmon, che nei primi mesi dell’anno ha conteso ad ISON la fascia di reginetta. Infine si arriva alle meno note visitatrici dei primi mesi del 2013, la periodica 29/P Schwassmann/Wachmann1 che tornerà ad avvicinarsi al Sole nel 2019 e alla bella ma poco luminosa C/2012 K5 Linear che, nel suo piccolo, ha allietato il Natale 2012.
Per saperne di più:
Informazioni su comete passate, presenti e future
Sezione Comete della UAI
Scarica l’immagine in grande formato per la stampa: Link
Fonte: Media INAF | Scritto da Livia Giacomini