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Non solo orecchiette

Da Traveltotaste

Non solo orecchietteOgni regione italiana, dal punto di vista gastronomico, ha da offrire un’enorme varietà di ingredienti e ricette tipiche. Spesso, però, vengono ricordati sempre gli stessi piatti e dimenticati alcuni che, secondo me, meriterebbero molta più attenzione. Per rimanere nell’ambito dei #saporiantichi e nella mia ricerca di piatti della tradizione un po’ sottovalutati, propongo un piatto del Gargano semplice, frutto della tradizione contadina e dell’amore per i prodotti genuini.

Il contadino garganico, anticamente, si nutriva soprattutto di pane e vegetali e consumava tre pasti al giorno. Al mattino mangiava una parte del pane e a mezzogiorno l’altra metà. Come companatico, qualche foglia di pimpinella o rucola e la sera, una minestra di patate o senape, a seconda della stagione.

Per la gente comune, il pane era fatto di farinella, tutta crusca e piccole quantità di farina, risultando perciò nero, ricco di fibre e povero di proteine. Il piatto della festa era ambito e sempre il solito, maccheroni con la carne.

Le proteine nobili derivavano da legumi come fagioli e fave ma, anche questi, non erano per tutti i giorni e per aumentare il senso di sazietà oltre a sopperire alla mancanza di grasso, veniva utilizzato molto peperoncino.

Le erbe selvatiche, fonte naturale di sapore, non mancavano mai e sarebbe bello riscoprirle anche oggi che non dobbiamo più solo riempire lo stomaco. Ne guadagneremmo in sapore e salute.

La minestra di fave e cicoria è tipica del periodo primaverile ed è ottima degustata calda ma anche a temperatura ambiente.

Ingredienti per 6 persone: 1 Kg di fave fresche già sgusciate, 1 Kg di cicoria, 2 cipolle, pane a pasta gialla

Lessare le fave e la cicoria separatamente. Soffriggere la cipolla in una pentola di coccio ed aggiungervi le verdure cotte. Regolare di sale e lasciare insaporire qualche minuto. Servire la minestra con una dadolata di pane giallo tostato.

Leggi anche: La panzanella, La paposcia, Ode alla cipolla



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