Deforestazione e perdita della biodiversità sono ormai per molti sinonimo di Olio di Palma. Ma non è così. Non solo le palme da olio, ma anche altre coltivazioni intensive coinvolgono ampie aree occupate originariamente da foreste.
Un esempio per tutti: gli alberi da gomma.
Nel sud-est asiatico in particolare, le piantaggioni di gomma sono cresciute notevolmente, nonostante l'oscillazione dei prezzi che ha caratterizzato il settore negli ultimi quindici anni.
Solo in Cambogia 52.000 ettari appartenenti allo Snoul Wildlife Sanctuary sono stati concessi alla conversione a piante da gomma... altro che aree protette!
Così le foreste cambogiane un tempo incontaminate e dimora di tigri ed elefanti lasciano spazio agli alberi da gomma e ai villaggi turistici.
L'olio di palma riceve al momento tantissime attenzioni, a mio avviso pure troppe, ma è un errore concentrarci su un unico caprio espiatorio. La tutela della bio-diversità coinvolge tutte le coltivazioni intensive, è la filosofia che sta alla base che andrebbe cambiata, puntando alla riduzione dei consumi e al riciclo. Sapete a cosa servono tutti questi alberi da gomma? Nella maggiorparte dei casi alla produzione di pneumatici... allora la soluzione? Andare a piedi? Certo che no! Ma puntare al riciclo è comunque un passo nella giusta direzione... e così da una vecchia ruota magari otteniamo la gomma per la pavimentazione colorata di un'area giochi.
Per approfondire:
http://phys.org/news/2015-07-rubber-expansion-threatens-biodiversity-livelihoods.html?utm_source=&utm_medium=&utm_campaign
http://www.greenstyle.it/biodiversita-foreste-a-rischio-per-aumento-coltivazioni-di-gomma-147878.html
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43186
http://www.salvaleforeste.it/popoli-indigeni/3716-cambogia-foreste-sacre-abbattute-dai-giganti-della-gomma.html