Si fa presto a definirli “snob” o “radical-chic”. Uno certi titoli se li devi sudare. A me, le espressioni di giubilo di chi, da italiano, ha gioito per l’eliminazione della Nazionale dai Mondiali di calcio fanno pena, ma nel senso aulico del termine. Perché questi pensano che scrivere robe del genere (irritanti anche i commenti) sia da persone indifferenti o disinteressate. Cazzate. Questi sono i tifosi peggiori, i tifosi biliosi che tifano contro la nazionale del proprio passaporto (non uso il termine “Paese” così evitiamo insulsaggini nazionalistoidi) per un senso di revanscismo nei confronti di una passione/gioia collettiva dalla quale, loro, sono stati sempre esclusi. E sempre lo saranno.
Le varie considerazioni su come il calcio sia strumentalizzato dal potere politico per distrarre l’opinione pubblica di casa dai veri problemi socio-economici sono naturalmente condivisibili. Ma questo sempre c’è stato e sempre ci sarà, per ogni sport nazionale e in ogni paese, oltre che in ogni epoca. Non a caso erano i Romani i primi a dire “panem et circenses”. Se questo è sufficiente per trasformarvi in tifosi biliosi, poverelli voi.