Gironzolando su YouTube mi è capitato di imbattermi, un paio di giorni fa, in un video di Sidiki Conde. A colpirmi sono state la straordinaria energia che emana dal suo corpo, un corpo che Conde è stato costretto a rimodellare dopo che, all’età di quattordici anni, ha perso l’uso delle gambe. Straordinario esempio di resilienza, cioè della capacità di far leva sulle risorse che si possiedono per raggiungere i propri obiettivi.
La resilienza di Sidiki Conde
Conde è nato un po’ più di quarant’anni fa in un villaggio della Guinea. A quattordici anni, probabilmente a causa della poliomielite, ha perso l’uso delle gambe. Come spiega lui stesso, è stato un evento devastante, perché in Guinea si pensava che le persone con disabilità portassero sfortuna alla loro famiglia e al loro villaggio e il loro destino era essere allontanate dalla loro casa e tagliate fuori dalla vita della comunità. All’inizio, il destino di Conde non è diverso e viene dunque mandato nel villaggio del nonno, nel cuore della foresta.
Per anni Conde si esercita e alla fine elabora una danza, adatta al suo corpo, in cui i passi sono fatti sulle mani anziché sui piedi. In questo modo Conde riesce a partecipare alla cerimonia di iniziazione e a reinserirsi nella sua comunità e nella sua cultura. La sua capacità di resilienza, di arrangiarsi con quello che ha, di non arrendersi gli hanno permesso di affermare se stesso. Anche a dispetto del padre che avrebbe preferito per lui gli studi islamici.
Per Conde la danza è diventata un mezzo per affermare la sua identità, il suo essere uguale e diverso dalle persone del suo villaggio africano. Uguale e diverso dagli altri, come lo siamo tutti quanti.
Oggi Conde vive a New York, con la moglie, e insegna danza a persone con ogni abilità.
La danza, dice Conde, lo ha salvato da un’esistenza precaria. La danza, la sua caparbietà, la sua capacità di resilienza e di alimentare la speranza in un futuro migliore.
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Rosalia Giammetta, psicologa e psicoterapeuta, è responsabile dell’area prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza per l’associazione PreSaM onlus. Nell’ambito dell’educazione alla salute e della peer education, ha condotto numerose attività di formazione e ha pubblicato il volume L’adolescenza come risorsa. Per saperne di più, visita la sua pagina personale e leggi gli altri articoli.
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