Non tutti i mali vengono per nuocere

A 28 settimane poco più finalmente la pancia è sbocciata... a dire il vero un po' tardi sulla normale tabella di marcia, ma quando ho provato a esprimere perplessità alla mia gine, lei ha tolto lo sguardo dall'ecografo e, minacciosamente, così ha parlato: "Piky falla finita con queste cavolate" e vi posso assicurare che, nonostante la sua professionalità, lei non ha usato la parola "cavolate”.   Ora la gente non mi guarda più come se avessi subito un clamoroso tracollo fisico, ma finalmente mi dice : "Sei incinta? E di quanto?"   "Sono nel settimo mese”   "Eh ?!?!?!?!?? Ma sei sicura?" (no testa di rapa, ho tirato una data a caso...sia mai detto che ci azzecco!) "Sai, per sette mesi dovrebbe essere molto più grande. Forse non cresce?"
A dirlo alla gine di cui sopra, rischio di farmi coprire d'insulti con conseguente, e inopportuno (visto il periodo delicato), crollo d'autostima, ma il tarlo del dubbio, nella mia testa "bacata" amante di saggezze come questa, è oramai insinuato e così, da sola, tiro fuori dal cassetto, i ricordi della prima gravidanza per far paragoni e confronti.
In questo solo la memoria può aiutarmi, perché da mamma "anomala" non ho tante foto di quel periodo, anzi a dirla tutta, si contano sulle dita di una mano, e almeno un paio, non posso nemmeno considerarle tali, perché frutto di una prova a distanza dell'obiettivo della reflex del Principe.
Della mia prima pancia non c'è traccia quindi, o per lo meno, non con cadenze periodiche che mi permettano di ricostruirne l'evoluzione. La memoria mi ha abbandonato ed anche il Principe fa spallucce. Le amiche, quelle vere, in compenso mi dicono di fregarmene, che a loro succedeva il contrario e non era una cosa piacevole. Così mi sto attrezzando da sola, in cerca di stupide tecniche che mi diano risposte veloci e certe, facilitata anche dal troppo tempo libero che ultimamente ho a disposizione. Potrei ad esempio confrontare il mio "melone" con quelli che vedo in giro e chiedere a tutti "di quanti mesi sei?", ma, opportunità a parte, non è possibile confrontare pance diverse di persone diverse e so che il metodo non mi condurrebbe da nessuna parte. Potrei interrogare amici e parenti fino alla quarta ma anche quinta generazione, per vedere se si ricordano com’era la mia pancia a sette mesi di Cestino, accettando di buon grado la presa per il …. inevitabile conseguenza all’assurdità della domanda. Potrei rassegnarmi……….oppure... potrei incontrare lei….
"Ehi ciao come stai???" .....  "Cavolo come ti è cresciuta la pancia dall’ultima volta…. stai attenta che tra un po' esplodi!!!!"
...... lei, in perenne sovrappeso, che mi lancia battutacce sempre e comunque, che mi odia più o meno dall’istante in cui mi ha conosciuto e forse anche da prima, mentre, tra l'altro, a me fa tenerezza, che a vedere che non entro più nella 42, ci gode da morire, mi ha appena fatto un regalo e non lo sa….quasi quasi glielo dico!!!