A Sydney e’ pieno di ragni. Mai visti tanti ragni in vita mia. Sono ovunque: in casa, fuori casa, sotto gli alberi. Mentre cammini per i marciapiedi capita a volte di ritrovarsi a mangiare ragnatele. Senza contare qualche mese fa, quando mi sono svegliato con un ragno gigante appeso a un filo che pendeva dal soffitto e a 15 cm dal naso.
A Sydney e’ pieno di pappagalli, tanto quanto a Brisbane e’ pieno di pipistrelli. Onestamente: meglio i pipistrelli, almeno non rompono i coglioni la mattina presto. E poi i pipi di Brisbane sono flying foxes, grandi ma vegetariani, quindi innocui. E fanno molto Gotham city.
In Australia la gente paga migliaia di dollari per assicurazioni private inutili (visto che la mutua funziona ESATTAMENTE come le strutture private), perche’ sembra convenga quando ti scarichi le tasse. E ti ci danno sopra tipo 200$ l’anno in occhiali e lenti a contatto, e un paio di sedute aggratis dal dentista. La cosa da ridere pero’ e’ che se usi la tessera della mutua (la Medicare) non paghi niente, mentre se tiri fuori quella privata prima paghi e poi ti ridanno i soldi. Boh. E soprattutto, che anche se hai la privata quella pubblica la devi continuare a pagare lo stesso. Ari-boh.
In Queensland (e non so se anche altrove, spero di no) hanno vietato agli scooter e alle moto di sorpassare ai semafori. Quindi vedi questi con gli scooter che stanno belli in fila ad aspirarsi i fumi di scarico della macchina davanti. Viene da chiedersi: se in citta’ gli scooter devono restare in fila, che cazzo di senso ha comprarsi lo scooter?!
In Australia e’ obbligatorio il caschetto se vai in bici. Ma non se vai in scateboard, che e’ tipo due ordini di grandezza piu’ pericoloso. Quindi al semaforo ti capita di vedere scene tipo: macchina ferma, con dietro uno scooter che aspetta diligentemente, e a fianco uno in bici e caschetto. Sorpassati in velocita’ da uno in scateboard che salta sopra il marciapiede rischiando l’osso del collo a ogni metro. Bello.
A Brisbane non entri nei locali se non hai le scarpe di pelle. A Melbourne non entri nei locali se non hai una maglia/camicia col “collo” (tipo, in t-shirt non entri ma in polo si). Quindi a Brisbane capita di vedere gente che entra nei locali con scarpa di pelle e boxer da mare, mentre a Melbourne entri se hai la polo anche se sotto sei scalzo. Quelli vestiti normali invece li lasciano fuori.
Vista la composizione degli emigranti, in Australia le scritte in lingua straniera di solito sono in italiano, cinese, greco, coreano, giapponese, thai. Il francese lo vedi solo dopo, sotto, in piccolo, e cosi’ il tedesco. Lo spagnolo invece e’ non pervenuto, non se lo caga veramente, ma veramente, ma veramente nessuno qua.
Vista la composizione degli emigranti, probabilmente 20 anni fa il coreano e il thai non c’erano, e probabilmente fra 20 anni italiano e greco non ci saranno piu’. Contando soprattutto che l’eta’ media dell’emigrante italo-greco in Australia e’ attorno ai 70 anni ormai, mentre indo-cino-giappo-korethailandesi arrivano qui a vagonate (alcuni, a barconi) e si riproducono come funghi.