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Non vedente alla guida: Blind Driver Challenge

Creato il 06 febbraio 2011 da Zonwu
Nel 2004, la National Federation of the Blind americana annunciò il Blind Driver Challenge, un progetto volto a sviluppare un'automobile in grado di essere guidata da persone non vedenti. Al tempo rispose soltanto la Virginia Tech, ma questo non ha impedito di fare passi avanti nello sviluppo.
Dennis Hong è a capo del team di ricerca che ha sviluppato un primo prototipo di automobile per non vedenti. Tutto ebbe inizio con il progetto DARPA Urban Challenge, che ha lo scopo di creare automobili robotiche in grado di guidare autonomamente in mezzo al traffico, seguendo tutte le regole del codice della strada.
Hong ritenne che lo stesso approccio potesse essere utilizzato per realizzare un veicolo per non vedenti, ma l'obiettivo della Federazione era differente. "Volevano che il non vedente prendesse decisioni attive, per guidare e controllare il veicolo" spiega Hong.
automobile non vedenti
La base per lo sviluppo di un'automobile del genere ha comunque molti punti in comune con un veicolo senza pilota. Utilizzano gli stessi tipi di sensori per identificare gli ostacoli, lo stesso tipo di telecamere per monitorare la strada e la segnaletica, e un sistema GPS molto simile che possa fornire velocità e direzione dell'automobile in tempo reale.
La differenza sostanziale, però, sta nel fatto che un'automobile senza pilota deve prendere decisioni autonomamente, mentre un veicolo per non vedenti, secondo l'idea della Federazione, deve poter mettere il guidatore nella posizione di poter decidere quale direzione prendere, e fornirgli tutti i dati necessari affinchè possa guidare in sicurezza e autonomia.
Il primo problema che il team di Hong si trovò ad affrontare fu del tutto economico. Le automobili a guida automatica costano molto, e i soli 5.000 dollari messi a disposizione dalla Federazione non erano di certo sufficienti. Hong ha quindi recuperato soldi e materiale da chiunque si fosse reso disponibile, come la Hokuyo Automatic Co., che ha donato un LIDAR del prezzo di 8.000 dollari. "La Hokuyo lo ha inizialmente donato per altri progetti di robotica, ma lo abbiamo usato per questo. Ero spaventato nel doverglielo dire, ma quando hanno visto cosa ho realizzato, sono diventati grandi sostenitori del progetto".
Il secondo problema, facilmente intuibile da quanto scritto sopra, era il dover restituire al guidatore informazioni sulla strada e sul traffico in tempo reale, abbastanza velocemente da poterlo mettere in condizioni di prendere decisioni rapide ed efficaci.
Il meccanismo ideato inizialmente, montato a bordo di una dune buggy comprata su eBay, consiste in un sedia vibrante per massaggi, le cui vibrazioni suggeriscono al pilota non vedente se accelerare, rallentare o fermarsi. Per curvare, la dune buggy era dotata di un volante che emetteva dei click ad ogni cambiamento di direzione, con il computer che suggeriva quanti click sentire prima di fermarsi nella svolta.
Ma il team di Hong ha fatti passi avanti notevoli. Non lavora più su una dune buggy, ma su una Ford Escape. Il sistema vibrante, ribattezzato SpeedStrip, è ora montato direttamente nel sedile del guidatore.
Per effettuare una svolta, hanno ideato il sistema DriveGrip, che comunica al non vedente con quale intensità svoltare in base alla vibrazione di un guanto dotato di piccoli motori su ogni dito.
E' stato aggiunto inoltre un sistema che Hong definisce "interfaccia informativa", in grado di fornire informazioni sulla situazione all'esterno dell'abitacolo interpretabili da un non vedente. Una delle periferiche utilizzate per questa interfaccia è AirPix, un pannello dotato di minuscoli fori da cui fuoriesce aria. Ogni foro è controllato dal computer, e il flusso d'aria è in grado di fornire una sorta di immagine braille sulle dita di un non vedente.
Ora arriviamo ai risultati ottenuti con queste tecnologie. Alla guida della Ford Escape è stato messo Mark Riccobono, non vedente dall'età di cinque anni e direttore esecutivo del Jernigan Institute, il ramo di ricerca della Federazione Nazionale del Non Vedente. La pista scelta per il test è stata quella di Daytona, sufficientemente larga (e sgombra) da poter condurre la prova di guida in sicurezza.
Davanti a Riccobono, i ricercatori della Virginia Tech, a bordo di un furgone, tiravano sulla strada scatole di cartone, che il guidatore avrebbe dovuto evitare facendo affidamento sulle tecnologie installate all'interno dell'automobile.
Riccobono non solo ha evitato tutte le scatole, ma ha anche superato il furgone, raggiungendo la velocità di oltre 40 km/h.
"Stiamo cercando di cambiare l'ottica delle persone su cosa un non vedente possa fare, e guidare farà cambiare idea" spiega Anil Lewis, direttore delle comunicazioni della Federazione, oltre che secondo pilota della Escape.
Researchers work to develop a vehicle that can be driven by the blind

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