Il fatto che a Napoli un ragazzino sia stato violentato da alcuni ragazzi più grandi con un compressore ci racconta alcune cose precise: 1) se il ragazzino non avesse riportato i danni – che invece purtroppo ha riportato – all’intestino, ciò che gli è accaduto sarebbe stato assimilato dalla sua comunità per lo “scherzo” che i genitori degli aggressori tuttora sostengono che sia, 2) la violenza è un codice di relazione accettato, tollerato, sostenuto, appoggiato, praticato da grandi e piccini, 3) il tasso di corrispondenza delle donne al canone estetico loro imposto è stato culturalmente considerato sinonimo del loro valore (tanto più sei “bella”, tanto più hai valore, tanto più sei “brutta”, tanto più la tua persona, la tua vita, le tue preferenze sono disprezzabili): è stata questa l’anticamera del contagio per uomini, ragazzi e bambini, con l’aggiunta che i meccanismi di diversità / esclusione / violenza maschile sono diffusi e brutali. Per questo, anche per questo, il femminismo ha qualcosa di valore da dire non solo alle donne, ma all’umanità tutta. Non vi sarà dato di avere donne in catene e una umanità felice.
Vivian Maier, Self portrait