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Non vogliamo un Presidente garante dell'inciucio!

Creato il 19 aprile 2013 da Freeskipper
Non vogliamo un Presidente garante dell'inciucio! di Angelo D'Amore. Finalmente si è capito, per chi si illudeva che il PD potesse rappresentare il cambiamento, che questi burocrati di apparato, questi mestieranti della politica, questi parassiti provenienti dal "magna-magna" della prima Repubblica, hanno affossato definitivamente il Paese, conducendolo in una strada di non ritorno. Nella logica del mero calcolo politico, in un'ottica di sopravvivenza sterile ed asfittica ad ogni costo e con ogni mezzo possibile, Bersani ha fatto scegliere la candidatura di Marini a Berlusconi, limitandosi al semplice annuncio formale, quasi fosse il suo personale portavoce. Ha fatto bene una parte del partito ad affossare tale candidatura. Si è capito che la scelta della Presidenza della Repubblica, era funzionale al mantenimento di Bersani alla segreteria del partito, al tempo stesso alla sua permanenza al governo con l'appoggio del PDL, in pratica alla realizzazione di un grande inciucio istituzionale, pur di far mantenere ad ognuno di questi zombi della politica, il proprio potere. Questa scelta non è piaciuta. Non si può dialogare con chi è stato considerato da sempre, il nemico da abbattere, l'unico scopo di sopravvivenza politica del partito, l'unico argomento di propaganda politica per accrescere il consenso elettorale. Tale scelta e' maturata anche per limitare in ogni modo il M5S. In tal senso, la candidatura di Rodota' e' stata ignorata, pur essendo il costituzionalista, una figura di grande spessore, espressione della sinistra laica. A tutti i coloro che hanno votato per il M5S e che hanno accusato Grillo di paurosa irresponsabilita' (molti dei quali seguono questo blog pur non commentando per questioni di mero principio personale), dico che chi ha delle serie responsabilità di mal governo, è proprio il segretario del PD. Volevano che Grillo si sedesse ad un tavolo per dialogare con questi affaristi del clientelismo, con la scusa che il Paese era sull'orlo del baratro. Spero che costoro, si renderanno conto, che la missione di Grillo non è ancora compiuta, che la fase di selezione autoindotta non è finita, che quel percorso teso al prepensionamento forzato di chi occupa le istituzioni da oltre 30 anni, non è ancora ultimato. Il Palazzo si è ancora una volta rinchiuso sulle sue posizioni. La distanza tra la casta e i cittadini, è diventata siderale. La svolta non è avvenuta in modo definitivo. Il PD e' in confusione totale. Il partito si e' incartato. Le sue lacerazioni ataviche, sono diventate paurosamente incontrollabili. Bersani gia' rappresenta il passato. Si continuera' su questa strada, insisteranno su Marini? Si proporra' qualche altra figura di apparato, come Prodi o D'Alema? Il Paese nel frattempo e' cambiato. I vecchi politici non se ne sono resi conto o forse, fingono di non capire. Se passera' un loro rappresentante, sara' il loro presidente, il garante dell'inciucio, non quello di tutti gli italiani! Sarà il nuovo inquilino del Colle, e da lassù sarà spettatore del cambiamento, non di certo l'artefice.

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