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"Non volevo abbandonare la magia di quella storia né, per il momento, dire addio ai suoi protagonisti. Un giorno sentii dire a un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli il cuore. L'eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale – non importa quanti altri libri leggeremo, quante cose apprenderemo o dimenticheremo – prima o poi faremo ritorno"(C.R.Zafòn "L'Ombra del Vento")Quando ho letto questo passaggio, tratto dallo straordinario romanzo di Zafòn, mi sono subito chiesta quale fosse stato, nella mia lunga carriera di lettrice, il primo libro che mi ha rubato il cuore. Non è stato arduo rispondere a questa domanda, perchè c'è solo un libro che ha segnato il vero inizio della mia carriera da lettrice. Personalmente sono sempre stata affascinata dai libri, tanto che anche prima che imparassi a leggere mi ritrovavo a giocare con quegli strani oggetti (a volte deturpandoli :D), ma per quanto apprezzassi le favole e le storie fantastiche che leggevo, non ne ero mai stata realmente rapita. La prima volta che ho posato gli occhi su "La casa degli Spiriti" , invece, sono stata catapultata in un vortice da cui non ho fatto più ritorno e dal quale non ho nessuna voglia di uscire. Per la prima volta, le parole dell'Allende, mi hanno dato l'occasione di vivere altre vite, di scoprire nuovi luoghi, di trovare le risposte alle mie domande e dato la possibilità di pormene altre, cosa che ormai accade ogni volta che leggo un "buon libro".Per quanti libri abbia letto in seguito, per quanti autori straordinari abbia scoperto, le parole della "Casa degli Spiriti" mi tornano spesso in mente, soprattutto quando son presa dai miei momenti di malinconia e il loro ricordo è accompagnato sempre da un sorriso."Barabas arrivò via mare"...
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