Una nuova amica viene a trovarci, lasciando traccia di un libro letto. E’ un libro scritto da Valeria Amerano, autrice che io e Loredana abbiamo imparato ad amare molto. Di lei abbiamo parlato con le recensioni di Nuda Proprietà. Oggi la nostra Cristina invece ci parla di un suo scritto antecedente a quello già recensito sulle pagine del blog. Sentiamo cosa ha da dirci:
Ho appena finito di leggere questo libro e, ancora adesso, mi chiedo chi in realtà abbia davvero perso in questa vicenda. La storia di Anna, giovane maestra delle elementari di un paesino imprecisato della Val Sangone, mi ha catturata fin dalla prima pagina. Ambientato in una Torino anni 70, per lei una città sfuggente che non riesce a sentire sua (Torino continua a mostrarmi la sua faccia schiva diffidente e discreta... Più ti si offre, più si ritira. La percorri, la visiti, e non la penetri mai''). Anna vive inizialmente in un borgo di provincia con un marito che non ha mai amato e i genitori che hanno la mentalità chiusa, come molti radicati nelle loro convinzioni per cui una vita seppur PIATTA, banale e priva di amore non debba essere cambiata. Invece Anna è tormentata da questa vita che non vuole e cerca, con fatica, la libertà. E questa libertà per lei è Marco, giovane ed esuberante insegnante: ogni mattina percorrono insieme la strada verso la scuola dove insegnano entrambi, si osservano, si parlano finché la passione prende il posto della razionalità. Da qui Anna decide di cambiare il corso della sua vita andando in contrasto con la famiglia E inizia così un periodo particolare, dove Marco è al centro dei suoi pensieri, ma anche delle sue sofferenze (''solo Marco che mi dava la felicità, poteva darmi la disperazione''). Si trasferisce dunque da sola a Torino, affittando un appartamento e portando con sé poche cose, quasi a voler rimandare ogni altra decisione. Marco però è un amore tormentato, sfuggente pieno di passione ma anche di mancate presenze:lei lo assapora, scoprendo una sensualità che le era ignota, lo ama profondamente anche nel suo fuggire da lei, creando così una relazione lontana e complicata.
Nel suo percorso Anna incontra anche Davide. Altro amore ambiguo, pieno di lati oscuri e spesso crudele. È qui che Anna scopre di poter essere solo un'amante che si lascia schiavizzare dagli uomini portando in sé orgoglio e sofferenza insieme.. Amori che non finiscono perché mai iniziati. Ma a rallegrare la vita di Anna c'è Melania la sua amica di sempre, ironica, sfrontata che la mette di fronte alla sua condizione con parole schiette e dirette, ma Anna sembra non curarsi e prosegue la sua personale e solitaria battaglia verso l'emancipazione della donna. In questo turbine di sentimenti forti, continua con fermezza a coltivare la sua passione :la scrittura, il sogno di poter un giorno scrivere il SUO libro in cui raccontare tutto il suo IO.
Un romanzo straordinariamente ben scritto, considerando che ruota sostanzialmente su pochi personaggi e luoghi, ma non è mai fermo, si legge intensamente in modo fluido,ci trasporta nella lettura con una delicatezza e uno stile descrittivo che raramente ho trovato in altri libri.L'autrice ci fa amare Anna nella sua forza e nelle sue debolezze, ci obbliga a fare il tifo per lei anche se a volte ci verrebbe la tentazione di disprezzarla, di darle una '' scrollata" perché nella sua ricerca di libertà è confinata invece in una sorta di schiavitù e solitudine. Ho amato questo libro per ogni singola sensazione che ha saputo regalarmi, un libro da leggere per emozionarsi e per arricchire la mente!
Cristina MazzuccatoSimoCoppero
Magazine Cultura
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