Accidenti, è finito il “Papasbertdai“ ricco di regali e di chiamate per gli auguri.
Come primo regalo della giornata, Mammapappa mi ha consegnato il suo presente, comperato con tanti sacrifici, rabbia e fatica alla Feltry come spiegato nel precedente post.
Due libri, Stefano Benni – “La grammatica di Dio. Storie di solitudine e allegria” che ho praticamente quasi finito se non ci fossero state svariate incombenze a distogliere la mia attenzione dalle pagine del manoscritto e JRR Tolkien – Il cacciatore di Draghi, che divorerò domani!
Mammapappa inoltre, mi ha regalato il tanto agognato rinforzo. Nientepopòdimeno che Nonna Anga!!!!!!
Nonna Anga con un volo diretto dalla Puglia, ci ha raggiunti questa mattina a Villa Dejavù per completare il cerchio di questo carrozzone ambulante che noi chiamiamo “famiglia”
Nonna Anga, una nonna molto cuoca e poco tecnologia, caratteristica quest’ultima poco apprezzata dalla Nana, ha fatto la sua comparsa in Villa dopo essersi presentata in aeroporto 3 ore prima dell’imbarco a causa di una fortissima ansia da prestazione!
Nonna Anga è stata subito interrogata dalla Nana per verificare se avesse studiato o no le sue canzoncine preferite. L’interrogatorio si è concluso con un nulla di fatto, altra caratteristica poco apprezzata dalla Nana.
La giornata si è sviluppata magnificamente con forti crescendo nel finale.
La Nana impassibile ai continui ricatti di Nonna Anga “Se non mi baci vado via”, le ha spiegato con un semplice gesto e con una parola il suo pensiero riguardo la sua continua richiesta di effusioni… “Tao Nonna Anga!” con annesso scodinzolio della mano destra.
Nonna Anga non avrà vita facile…
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