Io adesso vorrei parlarvi di questa pericolosissima e alquanto molesta categoria di anziani urbani.
I nonni urbani innanzitutto scordatevi che possono essere come i nonni, che ne so, della provincia di Rieti, che tutto il giorno stanno a zappare nei campi e la sera si mettono a i nipotini sulle ginocchia e gli raccontano i fatti del grano, della natura eccetera; i nonni urbani sono gente aggressiva che da cinquant’anni sta dentro l’Urbe e, sinceramente, si sono rotti il cazzo. Ce l’hanno con l’universo urbano intero: con i giovani, coi motorini, con i giovani sui motorini, con i rumeni, col governo (qualunque esso sia) con i cinesi che si aprono tutti i negozi, uno abbassa la serranda perché fallisce, poi riapre e ci sono i cinesi dentro.
Non so se ho reso l’idea.
Se ne vanno in giro tutto il giorno inveeendo a caso, a volte muniti di bastone che ti puntano contro minacciosi, lividi di rancore e nostalgici di quando sulla Prenestina era tutta campagna e c’erano i briganti sulla Casilina
Poi ecco, accade il miracolo: quegli ingrati dei loro figli partoriscono dei nipoti.
E’ ovvio ed evidente che quei frugoletti sono la cosa più bella ed innocente dell’Urbe e vanno coccolati e protetti da tutto e da tutti, a costo di radere al suolo la tangenziale est
Vanno in giro come se fossero agenti dell’FBI de Noantri, con gli occhialoni da sole e muovendosi a scatti, mentre il pupo gorgoglia felice nel passeggino, ignaro che quella passeggiata urbana nasconde mille pericoli e mille insidie. Spinge il passeggino la nonna urbana, che si guarda intorno timorosa, come se non fosse del tutto certa che la protezione del marito sia sufficiente ad evitare i mille pericoli urbani che nell’Ordine sono:
- Le macchine, di qualunque genere e dimensione. Corrono, queste macchine e non si fermano nemmeno al semaforo; per evitare tragedie immani il nonno urbano scende dal marciapiede quando cazzo gli pare, si mette in mezzo alla strada e rotea il bastone urlando contro gli dei che gli passassero sopra; mentre il traffico è fermo la nonna urbana attraversa di corsa col passeggino
- I motorini. Stessa cosa di sopra ma peggio: perché li guidano i giovani che non gliene frega niente di mettere sotto un povero vecchio. Quindi le urla che lancia il nonno urbano sono più alte e cattive
- Gli zingari. Ormai lo sano tutti che gli zingari rubano i bambini, figuriamoci se non rubano il pupo del nonno urbano. Se durante la passeggiata si incontra uno zingaro, il nonno urbano si toglie quarant’anni di dosso, caccia un ruggito da leone e si mette a correre col bastone appresso allo zingaro, pure se lo zingaro stava per fatti suoi a rovisttare nel bidone dell’immondizia e pure se lo zingaro è uno zingarello piccolo. Spesso mi chiedo se i nonni urbani pensino mai che quegli zingarelli sono i nipoti di qualcun altro
- I pedofili. Giustamente, con tutto quello che si sente, il nonno urbano tiene paura dei pedofili che si rapiscono i bambini per farci cose immonde. Non è facile però riconoscere un pedofilo, perché chiunque potrebbe, sotto un aspetto innocente, essere in realtà un malvagio rapitore di bambini. Per non sbagliare, quindi, la soluzione è una: ringhiare a tutti quelli che si avvicinano al passeggino e la nonna urbana subito si ritrae spaventata dalla tua presenza. Sono brutti tempi, questi, non ti puoi fermare a fare un sorriso ad un bimbo che il nonno ti ringhia addosso. Ma io questo lo capisco.