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Dopo i grandi successi degli eventi di “Rocamaris. Incontri d’estate al Castello” curati da SiciliAntica Campofelice di Roccella, il Castello di Roccella ospita domani sera 28 agosto alle 21 il cantastorie Nonò Salamone e la sua Sicilia popolare.
“Un onore avere con noi per Roccamaris – ha dichiarato la presidente di SiciliAntica Campofelice Domenica Barbera – uno degli ultimi cantastorie di Sicilia. La sua storia artistica e la sua professionalità ci offriranno uno spettacolo di rara bellezza portando in scena una delle più antiche tradizioni popolari siciliane”.
Lo spettacolo di Salamone è stato portato in molte piazze italiane, riscuotendo grande favore di critica e di pubblico.
Nel suo racconto, accompagnato dalla sua stessa chitarra e dalle note di altri musicisti con lui sul palco, tratterà alcuni momenti della più schietta tradizione orale e della nostra terra: dalla storia di Santa Rosalia a quella di Giuliano, dalla leggenda di Colapesce alla baronessa di Carini.
Onofrio Salamone, conosciuto come Nonò, è uno degli ultimi cantastorie di Sicilia e un attore di fama internazionale. È stato protagonista di numerosi spettacoli teatrali e televisivi e tante sono state le sue partecipazioni a sceneggiati e trasmissioni radiofoniche con la Rai.
Ha partecipato ad alcune delle rassegne musicali nazionali e internazionali più importanti ed è vincitore di alcuni dei più ambiti premi del settore.
Un’altra splendida serata, dunque, nella fantastica cornice del Castello di Roccella, un’opportunità per poter godere uno spettacolo unico nel suo genere, assolutamente da non perdere.
Biografia
Cantastorie, attore. Figlio d’arte. Partito dal suo paese, Sutera, a 17 anni approda a Milano, dove soggiorna per circa due anni. Dopo una parentesi lavorativa in Germania, dal 1971 va a vivere a Torino, dal 2011 se ne torna ad abitare, per sempre, in Sicilia, nella casa che apparteneva ai suoi genitori, e dove era nato.
L’incontro con il Teatro Zeta, con il poeta Ignazio Buttitta e la sua poesia, improntano definitivamente la sua opera e la sua personalità artistica.
Nonò Salamone è protagonista in questi anni di numerosi spettacoli teatrali e televisivi, recitando e cantando Majakovskij, Pirandello, Buttitta, Freni e tanti altri autori contemporanei. La commedia dell’arte con “Il mistero del Ricco Epulone” e “Giufà e il cantastorie”; “Le canzoni siciliane di Domenico Modugno”; “Momenti di Sicilia “ di Pier Giorgio Gili, etc..
Con La Piccola ribalta” (un concorso di voci nuove) inizia la sua collaborazione con la RAI-TV, è ospite per 18 minuti nella trasmissione Blitz di Gianni Minà, prosegue come protagonista, per tutte le edizioni della “Domenica sul tre”, viene ospitato tante volte in trasmissioni come: “Uno mattina, “Cronache italiane” “l’Italia che vai”, “In famiglia”, “Geo&Geo”, “La lampada di Aladino”, “Mezz’ora con Nonò Salamone”, etc… partecipa a trasmissioni televisive della BBC (Inghilterra), della CDF e WDR (Germania) e per la televisione Svizzera; in RAI, da gennaio a giugno 2000 è stato impegnato con la trasmissione televisiva di Rai-Internazional “Questa Italia”. Tante sono le partecipazioni a sceneggiati e trasmissioni radiofoniche con Radio-Rai.
Partecipa alle rassegne musicali nazionali e internazionali più importanti del settore, come “Il festival dei due mari” di (Altomonte) in provincia di Cosenza, alla Rassegna Città spettacolo, (Benevento), Cantamille (Torino)1982, Mondialfolk (Palermo) 1992, Festival della valle dei Nuraghi 2000 a Torralba (SS), al Beaubourg di Parigi è protagonista dello spettacolo “La rivoluzione del cantastorie” e tanti sono gli spettacoli tra gli emigranti italiani in Germania, Francia, Belgio, Svizzera, Inghilterra, America, Canada, Argentina, Cile, Paraguay, Australia, etc….
Ha inciso diversi dischi. Ed è inserito nelle “raccolte” della “Curcio” e della “Fabbri” editori assieme ai cantautori più popolari d’Italia, come Domenico Modugno, Roberto Murolo, Matteo Salvatore etc… ha scritto di Nonò, quasi tutta la stampa italiana.
I premi: nel 1992 il premio Rosa Balistreri a Palermo, nel 1995 premio Ignazio Buttitta a Favara, e nel 1997 il premio speciale, Enzo Di Pisa a Casteltermini, nel 2003 Ad Agrigento, il Premio Punto Fermo. Nel 2005 riceve per le tradizioni popolari l’ambitissimo premio ‘Sipario D’oro’, e nel 2006 riceve i premi per la musica popolare: “Alessio Di Giovanni” e “Telamone” ad Agrigento. Nel 2004 e nel 2006 partecipa nei film di Pasquale Scimeca “Passione di Giosuè L’Ebreo” e “Rosso malpelo”.
Già da anni è oggetto, per molti giovani , per la loro tesi di laurea.