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Nonostante

Creato il 27 novembre 2012 da Albino

Oggi a Tokyo e’ una di quelle giornate d’autunno terse e luminose, con il vento che sferza le foglie e un cielo fantastico.

Oh, ci fosse una foglia per terra o fuori posto, mannaggia ai netturbini giapponesi. Secondo me lo fanno apposta per farmi venire ancor piu’ voglia di tornare di quella che gia’ ho di mio.

Certo che la differenza con Hong Kong e’ abissale. Qua tutti in treno tranquilli e ordinati, a Hong Kong la ressa e il clima a palla. Qua il cielo splendido, a HK nuvole e umidita’ ogni minuto di ogni giorno. Qua ti viene voglia di vestirti bene, a HK esci di casa e hai gia’ l’ascella pezzata. E sono vestiti un po’ tutti da sciattoni, ricordiamolo perche’ va ricordato.

HK ha i suoi lati positivi, non dico nulla. Solo che a volte mi sento come uno che si e’ comprato la prius perche’ consuma poco e poi piange ogni volta che vede una spider passare a tetto scoperto. O come chi in genere abbia fatto una scelta di testa nonostante il cuore, sort of thing.

Chattavo con un mio caro amico francese (vecchio compare d’avventure in quel di Tokyo, uno dei miei ex compagni di classe alla scuola di lingua del 2008 con cui poi ho condiviso innumerevoli serate nei nostri anni nipponici a venire). Pure lui ha la mia stessa nostalgia incurabile, insoddisfazione cronica e una serie di pensieri martellanti che ritornano: Tokyo, le notti di Tokyo, gli hanami di Tokyo, i combini di Tokyo, i posti di Tokyo, le giappine di Tokyo, l’aria che si respira a Tokyo, i cessi con lo spruzzo di Tokyo, e via dicendo ad libitum.

Poi pero’ si ammetteva che si, una (buona) (grande) parte dei ricordi sono dovuti alla splendida compagnia, alle amicizie indimenticabili consolidate attorno alle infinite tavolate d’izakaya. E si diceva anche un po’ sottovoce (via chat, embhe?) che si, dai, in fondo se si fosse tutti insieme in un’altra citta’ sarebbe un po’ la stessa cosa, lo stesso casino, lo stesso divertimento.

Forse e’ cosi’; forse la Metropoli come la vivo ora e’ soprattutto un riflesso di nostalgia dei tempi andati, della gente che ho incontrato. Perche’ in fondo i posti e le avventure che ti tornano in mente mica li hai vissuti da solo (non tutti, per lo meno).

O forse no, forse tutto questo e’ stato possibile solo grazie alla Metropoli, veicolo di amicizie tra gaijin giapponesizzati e giapponesi gaijinizzati. Chi lo sa, forse nulla sarebbe successo se non fosse stato qui. Forse se si andasse a vivere tutti a Sydney, a New York, a Singapore, a Londra, non sarebbe lo stesso. Forse ci si perderebbe di vista nel giro di un batter d’occhio, o si morirebbe di noia.

Mi sa che in fondo a questo dubbio non riusciremo a dare una risposta mai. Nessuno di noi.


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