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Nonostante tutto…. Cagliari sempre

Creato il 29 maggio 2013 da Ilnazionale @ilNazionale
Pulga-Lopez-Cagliari

La coppia di tecnici Pulga-Lopez

29 MAGGIO - Il campionato di Seria A si è appena concluso e il Cagliari può considerare la sua undicesima posizione in classifica come un vero e proprio scudetto. La squadra milita nella massima categoria dal 2004 ma il 2013 può essere considerato come il suo momento di massima espressione calcistica a tutto tondo. I rossoblù hanno pienamente dimostrato di essere un gruppo dal carattere forte, unito e coeso, in grado di affrontare le mille traversie di un “annus horribilis”in maniera dinamica e razionale. E dire che quest’anno non si era certamente partiti nel migliore dei modi, con un calendario difficilissimo sin dall’inizio, un gioco impalpabile e prestazioni deludenti, ma grazie alla politica intelligente della società, la quale ha saputo intervenire tempestivamente, la situazione si è capovolta in poco tempo.

Il cambio panchina, con l’esonero di Massimo Ficcadenti dopo l’incredibile batosta casalinga contro il Pescara, ha permesso alla squadra di riprendere coscienza delle proprie potenzialità. L’accoppiata vincente Pulga – Lopez ha dato linfa vitale al Cagliari e un gioco molto più elastico al centrocampo,  anche se all’inizio sembrava non avere un’idea ben precisa sul modulo giusto e spesso alcune scelte tecniche relegavano in panchina elementi importanti come Andrea Cossu. Con costanza e determinazione però ogni angolo è stato smussato e il “labor limae” ha dato luce ad una vera compagine di campioni, capace di imprese da leoni e di togliere dalla mente dei tifosi l’immagine di quella squadra annacquata che si vedeva giochicchiare tra agosto e settembre in un “Is Arenas” in stile “lavori in corso”. Già, “Is Arenas”, lo stadio gioiello costruito alacremente in tempi di record con l’obiettivo di proiettare il calcio isolano verso gli obiettivi che contano. Nel giro di pochi mesi quello che avrebbe dovuto essere l’emblema della modernità si è trasformato in una tela intricata di imbrogli e vergogne, vittima di un sistema legislativo lento e inefficiente. Se tutte le diciannove squadre di Serie A hanno affrontato problemi tecnico – manageriali intestini, il Cagliari ha dovuto fronteggiare grane esterne di tipo giudiziario e di sicuro non su un manto erboso ma nelle aule dei tribunali.

In tutta questa vicenda i tifosi hanno ricoperto un ruolo determinante: mai assenti a Quartu  – sia dentro che fuori dallo stadio -, presenti in buon numero anche nelle trasferte più lontane e sempre pronti a manifestare in tanti modi il più squisito attaccamento alla squadra.

marco sau

Sau festeggia dopo un gol

Ora però bisogna voltare pagina, è necessario prepararci al prossimo campionato nel miglior modo possibile cercando di non buttare via tutto quello che di buono la squadra ha costruito fino a qui. Innanzitutto non si devono toccare i “gioielli di famiglia”: Nainggolan, la perla del nostro centrocampo, la gazzella Ibarbo, il difensore Davide Astori, il portiere Agazzi e il bomber Marco Sau devono continuare a fare parte del nostro futuro progetto. Il colombiano e l’attaccante di Tonara – la cui convocazione in Nazionale riempie di orgoglio tutti i sardi -  non sono in procinto di emigrare ma trattenere il belga sarà incredibilmente difficile: Mazzarri lo desidera nello scacchiere della sua  nuova Inter e anche il Southampton ha mostrato un certo interesse; e di fronte ad un’offerta di diciotto milioni netti è difficile resistere, soprattutto quando le casse sono disastrosamente vuote. Anche il “portierino dal crestino” e il difensore (anche loro convocati da Prandelli) potrebbero salutarci; il primo approderebbe in terra toscana, da cui arriverebbe come contropartita il brasiliano Neto, mentre il difensore di San Giovanni Bianco è oggetto di interesse da parte del Milan e della Roma.

 Il secondo nodo da risolvere riguarda il dilemma stadio, dato che la società di viale La Plaia ha pochissimi giorni di tempo per consegnare un nuovo progetto ed entro il 30 di giugno dovrà comunicare alla Lega Calcio in quale impianto la squadra giocherà le partite casalinghe a partire dal prossimo campionato. La questione è piuttosto ingarbugliata e non è fantascientifico pensare ad un clamoroso ritorno al buon vecchio “Sant’Elia”, seppur a capienza ridotta. E come se non bastasse, gli abbonati che quest’anno non hanno potuto assistere alle partite casalinghe giocate a porte chiuse avranno diritto ad un sostanzioso risarcimento e naturalmente sarà la società ad occuparsene, non senza qualche problema.

Insomma, tutte le premesse ci fanno capire che l’imminente estate in Sardegna sarà decisamente infuocata e ognuno dovrà lottare aspramente su tutti i fronti. Ma nonostante tutto… Cagliari sempre!

Gianmarco Cossu

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