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“Nontiscordardime” di Simona Friio: un delicato romanzo floreale tra perdite, rinascite e amori

Creato il 06 febbraio 2016 da Alessiamocci

“Denny mi teneva per mano sotto l’occhio vigile di mio fratello Tommaso, Tom per gli amici. Eravamo innamorati. Progettavamo un futuro insieme perché per noi era assurda l’idea di non poter condividere l’avvenire. Quando stavo con Denny la vita era più bella, io mi sentivo più bella. Ero la persona che sarei dovuta essere, lontana da mia madre che pretendeva quel rispetto e quella devozione che a sedici anni non mi sarei mai sognata di darle.”

Lara e Denny. Un giovane ma grande amore ricco di passione. Penny. Un’amicizia unica, di quelle che durano una vita intera. Tommaso. Un fratello, un amico volato in cielo prima del previsto a causa di un tragico incidente dovuto all’inconsapevolezza adolescenziale. Due genitori molto diversi tra loro, una madre chiusa in se stessa, imperscrutabile. Un rancore profondo, un senso di colpa difficile da scacciare.

Questi e altri sentimenti condizionano la vita di Lara, la protagonista di questo toccante romanzo, che ora gestisce una bellissima fioreria. Ed è proprio attraverso i fiori che legge i fatti della vita, perché ognuno di essi porta con sé un significato, un messaggio. Neppure questi sono sufficienti a farle ritrovare la serenità ma l’amica Penny la conosce bene, custodisce ogni suo segreto più recondito e la sua missione è quella di aiutare Lara ad uscire dal tunnel nel quale è entrata quando aveva sedici anni con la scomparsa del fratello.

Nontiscordardime (2015, AIEP editore) non è il primo romanzo di Simona Friio (nel 2011 ha infatti autopubblicato “La ragazza che mise il diavolo nella bottiglia” e più di recente è uscita un’antologia a scopo benefico dal titolo “Parole tra sogni e ricordi” che contiene il suo racconto “La scia di fiori”), ma quello con il quale ha vinto la prima edizione del concorso letterario indetto da Aiep editore nel 2014 e che le sta dando tante soddisfazioni.

Una copertina floreale davvero molto bella, che salta subito all’occhio, ed una stampa pregiata fanno da cornice al romanzo della scrittrice milanese che si fa leggere in maniera particolarmente celere. Una storia delicata, triste, dai risvolti intriganti e talvolta inaspettati. Una storia che ha l’urgenza di essere raccontata e letta per permettere alla protagonista di liberarsi dal pesante fardello che la vita ha voluto donarle. Ma nulla è mai perso finché c’è vita e Lara scoprirà di poter rinascere e comprendere a fondo questioni che erano rimaste cristallizzate nel suo cuore che ormai non batteva quasi più.

Ci chiediamo perciò durante la lettura: quanto sono importanti gli affetti nelle nostre esistenze? E’ possibile ritrovare pace dopo una perdita così lacerante?

Simona Friio, molto abile con le parole, gioca sull’introspezione psicologia e con i colori e i significati dei fiori. Un romanzo dai tratti forti, così come forti sono le esperienze della vita che possono giungere quando meno ce lo aspettiamo.

E se in un primo momento copertina e indice potrebbero ricordare alcuni precedenti romanzi che avevano come protagonisti i fiori, uno per tutti “Il linguaggio segreto dei fiori” (Garzanti, 2011, adoperato in effetti per i nomi dei capitoli) di Vanessa Diffenbaugh, il contenuto ci fa cambiare prontamente idea conducendo il lettore in vicende differenti, sebbene con alcune affinità.

Un romanzo dalla morale positiva, un insegnamento prezioso per tutti coloro che in alcuni momenti della propria vita hanno creduto che non vi fosse speranza.

Written by Rebecca Mais

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Sito Simona Friio


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