La campagna infatti non è banalmente un impegno a non mettere manifesti abusivi su muri, monumenti, cabine telefoniche o fermate Atac. No, quello lo diamo per scontato e ormai è rimasto praticamente solo Storace a muoversi in questo modo. Modo che fa perdere e non guadagnare voti. Quello che sta insito dentro l'iniziativa è invece molto più complesso e riguarda anche il comportamento da tenersi per quanto riguarda i famosi, anzi famigerati vista la loro bruttezza e inadeguatezza con qualsiasi contesto occidentale e europeo, dei bandoni elettorali.
Queste abominevoli strutture, che ogni sindaco di buon senso dovrebbe abolire ma che a quanto pare sono in qualche maniera obbligatorie per legge, sono divise in scansioni verticali e ogni scansione è assegnata, con un numero, ad un partito o ad un candidato.
Dunque quando trovate, al mattino, tutto il bandone ricoperto del faccione di un unico candidato non significa che questo si è comportato bene perché "ha usato i bandoni", no, significa che si è comportato abusivamente in modo illegale (è così che lavorano, da decenni, le ditte furfantesche degli attacchini romani, un mondo che manco i peggio antropologi...) esattamente come se avesse sporcato il muro di una casa o di una scuola.Chi ha sottoscritto, con tanto di tweet pubblico, questa campagna avrà capito che dovrà dare precise indicazioni agli attacchini pirata che, come al solito in nero, recluterà a ridosso delle votazioni...?