Nora e il bacio di Giuda
di Monica PortieroEdizioni ButterflyOggi vi voglio presentare questo bellissimo romanzo, che merita davvero di essere letto!Trama:
Molto prima che la sua vita fosse completamente sconvolta, Eleonor scrisse l’inizio di questo romanzo:
“libro senza titolo” di ELEONOR KELLY WILLIAMS
Nella mia famiglia, i sogni sono quasi una religione. Ogni mattina appena alzata dal letto, mi tocca ascoltare il resoconto, minuzioso e dettagliato, del sogno che la mamma ha fatto la notte precedente. Pimpante e piena d’energia, versa il caffè nella propria tazza, tenendo il bricco con una mano sola, mentre con l’altra sfoglia attenta il libro della cabala. E, nel frattempo, ha anche il tempo di parlare, parlare, parlare. Invece io, che devo andare al lavoro - insegno storia e geografia alle scuole elementari della città - mi preparo il latte con i cereali, cerco di ricordare dove ho messo l’orologio, mi infilo i calzini… e, sì, cerco pure di svegliarmi. I residui di Morfeo rendono la mia mente brillante come un’automobile in folle, con il freno a mano tirato. Come vorrei un po’ della sua vitalità! Così, mentre vado avanti a fare ciò che devo, lei gesticola e s’infervora nel puntualizzare i dettagli ritenuti d’importanza vitale, il tutto senza la mia benché minima collaborazione. Lo so. Le presto scarse attenzioni, ma non è un problema, davvero! È abituata a questo iter. L’abbiamo convalidato negli anni! Comunque, capita che uno di questi racconti infranga il velo della mia indifferenza, quanti particolari raccapriccianti!, ma sono più quelle in cui lascio cadere le parole nel vuoto. Per me, lei è un po’ come Freud: cerca significati intrinseci in ogni singolo particolare, perfino quando (a parere mio, s’intende) proprio non ce ne sono! Un paio di volte sono stata tentata di spiegarle che persino le teorie del ”Padre della psicologia” sull'interpretazione dei sogni, sono molto discutibili, ai giorni nostri. Trarrei una soddisfazione esagerata, nel dichiarare, con un bel tono saccente: «Secondo alcuni studi, il sogno è il prodotto degli impulsi visivi, cui siamo sottoposti durante il giorno.» E, magari per finire, le punterei contro un indice dittatoriale: «Mentre la nostra mente “sogna”, il nostro super-io svolge una funzione di controllo sugli impulsi considerati socialmente dannosi, creandosi un’innocua valvola di sfogo.» Le immagini cruente che la disturbano tanto, e fanno sì che passi ore a congetturarci sopra, hanno una spiegazione semplice, logica e perfettamente scientifica. E di certo più coerente delle soluzioni “creative” con le quali se le spiega. Mm. Inutile. Come far comprendere a una donna di cinquant’anni, afflitta dal tipico buonismo della nostra società, rigida e piena di sentimenti repressi, che ogni tanto il suo inconscio aiutato dal corpo sarebbe ben lieto di dare una bella mano di botte a qualcuno? Per lei i sogni sono esclusivamente il presagio di una cosa che sta per accadere!
Biografia:
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