Nella nostra ipocrita società di NORMALI quanti di noi si comporterebbero come la corte d'appello di Bologna, che non ha affidato la ragazzina ai servizi sociali ma ha decretato di lasciarla in pace nella sua roulotte con la sua famiglia, peraltro già nota alla giustizia?Noi NORMALI non concepiamo che chi ha guai con la giustizia possa anche essere genitore. E un buon genitore.
Non concepiamo che i bambini possano non frequentare le nostre scuole NORMALI. I figli vanno a scuola, rom o non rom che siano, intanto che i genitori NORMALI lavorano e guadagnano e muovono l'economia, e poi il finesettimana tutti insieme al centro commerciale. Questa è la vita delle persone NORMALI.
Contro il lavaggio del cervello della nostra società di persone NORMALI una sentenza anarchica e resistente. Chapeau alla corte d'appello di Bologna che non ha abusato del proprio potere.
