Sono passati settant’anni esatti da quel 6 giugno 1944, quando gli alleati americani sbarcarono in Normandia per aiutare l’Europa a liberarsi della presenza nazista che l’aveva invasa. Stamane hanno avuto inizio le celebrazioni a Caen, dove il presidente francese Hollande ha aperto la cerimonia.
Presenti 50 veterani di guerra e 18 tra capi di stato e di governo, tra cui i presidenti di Usa e Russia: Obama e Putin. Gli occhi di tutti erano puntati su quest’ultimo, grande protagonista degli ultimi sconvolgimenti internazionali.
Il capo dell’Eliseo ha ricordato le vittime con il seguente discorso: “Vorrei che oggi, in questa ricorrenza, la Nazione rendesse omaggio a tutti, civili e soldati. La mattina del 6 giugno ben tremila civili furono uccisi e centomila persone obbligate a lasciare le loro case. I rifugiati si nascosero nelle cantine, nelle chiese, gli incendi si moltiplicarono. Ma ovunque si unirono persone di buona volontà, donne e uomini che aiutarono i feriti a rischio della loro vita. Le giovani generazioni devono ricordarsi che qui due milioni di soldati si batterono in mezzo a un milione di civili”.
La Battaglia in Normandia costò solo alla Francia centodiecimila morti, di cui ventimila erano civili, e fu uno degli attacchi militari via mare più grandi della Storia.
“È perché la Francia ha vissuto questo dramma che è solidale con le altre nazioni che subiscono la stessa sorte, che preserva la pace alle frontiere dell’Europa e dell’Africa”, ha continuato Hollande, riferendosi alla crisi ucraina e all’intervento del suo Paese nelle vicende di Mali, Centrafrica e Nigeria.
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