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Nostalgia

Creato il 07 ottobre 2013 da Gemusic

Sul promontorio, seduto, lo scorse: mai gli occhi

erano asciutti di lacrime, ma consumava la vita soave

sospirando il ritorno, perché non gli piaceva la ninfa.

Certo la notte dormiva sempre, per forza,

nella cupa spelonca, nolente, vicino a lei che voleva:

ma il giorno, seduto sopra le rocce e la riva,

con lacrime gemiti e pene il cuore straziandosi,

al mare mai stanco guardava, lasciando scorrere lacrime.

Odissea, libro V, 151-158

 

calypso

La nostalgia ha un volto che brilla di lacrime che non scendono più. Ha due occhi arrossati d’amore e dolore, tristi e bellissimi. Ha due labbra che tremano e sanno di sale. La nostalgia ha il volto, gli occhi e le labbra di Odisseo, l’eroe che ha vinto a Troia ma ora è prigioniero nell’isola di Ogigia. Il suo cuore è altrove, a Itaca nel pensiero di lei.

Nostalgia: dolore nell’amore. Attesa nella speranza. Desiderio nel vuoto.

Nostalgia, dal greco νόστος, ritorno in patria e ἄλγος, sofferenza, è un sentimento in estinzione. Non c’è più nostalgia, qui sulla terra. Non c’è attesa e non c’è desiderio. Tra i mortali ormai comanda il dio del tutto e subito: ci riempie di cose ma cancella il tempo per pensare a che cosa ci manca davvero.

Qual è il tuo tesoro più tuo, più vivo, più segreto?

Ognuno ha il suo. E vale una vita.


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