Il mondo va a rotoli e noi ce ne freghiamo.Berlusconi tenta disperatamente di non cadere attaccandosi alle tette della Santanchè, Genova si allaga, Amanda Knox si dichiara ancora innocente ma noi ogni mattina abbiniamo la giacca ai pantaloni.Io spesso e volentieri non riesco a fare manco quello. Mi consola il fatto che c’è sempre qualcuno vestito peggio di me, in questo caso Maria la secchiona catalana è il soggetto verso cui roteare i miei sguardi di dissenso. Il mondo cade a pezzi ma Donatella Versace ci regala sprazzi di luce divina mostrandoci il frutto della sua ingegnosa operazione/collaborazione con il marchio low cost H&M.Lo so, vi hanno grattugiato i maroni con questa campagna e lo so, io non sono nessuno per scrivere se dovete o non dovete andare a litigare con mezza città, però alcuni commenti pungenti fatemeli fare altrimenti comincio a tirare padelle.Ci mancano gli anni ’90. Lo abbiamo capito già dalle prime collezioni di quest’anno. Io le ho ignorate tutte ma colgo lo stile anche solo guardando una povera spagnola che cerca di imitare disgraziatamente qualche servizio di Vogue. L’anno scorso avevamo voglia di leggins con le staffe, magliette larghe, colori frutto di qualche dramma consumato in lavatrice, quest’anno torna il color senape, l’arancio che sembra rosso e delle fantasie che Brenda Walsh potrebbe commuoversi.
PALMETTE E BANANETI.
Arriva lei. “Facciamo una collezione insieme” furfugna reduce da un ultimo ritocchino (ino?).Donatella, mia amata. Che ti è preso?Guardo le foto della campagna e penso ad alta voce. NEMMENO SE ME LO REGALANO.Cos’è quel completo rosa/antico/misto-fucsia/faccio-finta-di-essere-un-fenicottero?Conoscete qualche uomo che lo indosserebbe a parte Enzo Miccio?E poi c’è quella maglietta aderentissima tutta banane e palmette. Ok, c’è Gianni Versace come rimembranza della collezione, ci sono i suoi colori e il suo umore però a tutto c‘è un limite. Io non voglio sembrare il lungomare di Miami. Stendo qualcosa di peloso invece sulla camicia zebrata. Volontariamente taccio a riguardo.La collezione donna è più accettabile, ma anche lì i colori sono quelli di Donna Dona, a volte eccessivi e pacchiani. Tutte queste greche come se fossimo al Partenone e questo oro bizantino stancano, anche perché le occasioni che si hanno per mostrare questi abbinamenti stravaganti sono ben poche. Sfido chiunque a presentarsi in ufficio o a scuola con un abito Versace/ H&M.Solitamente la Dona disegna sempre degli abiti lunghi con enormi spacchi sulla coscia, gli stessi che fino a qualche anno fa portava con disinvoltura e che provocavano brividi alla schiena.Non li ho notati in questa collaborazione? Ci sono? Aspetto vostre delucidazioni.In questo tripudio anni ’90 sentiamo l’esigenza di guardarci indietro.Erano gli anni in cui la musica pop toccava il suo apice grazie a cinque inglesi sciatte, le Spice Girls hanno rivoluzionato il mondo grazie alle loro scarpe che non possedevano tacchi ma veri propri dislivelli in compensato.Non erano belle e non erano magre ma ci piacevano, con i loro “Girl Power” in qualsiasi momento della giornata e gli urletti da oche preregistrati.Ammettetelo, le ginocchiere le avete perse subito.
Poi c’era la Barbie e non una qualunque ma quella BARBIE. L’aggressiva Rollerblade.Con gli shorts e il top bianco verniciato, i pattini ai piedi a punta che facevano le scintille. Se la ricorderanno le vostri madri perché grazie a lei avrete rovinato per sempre il parquet della cameretta. Tocco di classe, il foulard in testa e gli orecchini da gitana del deserto.Erano gli anni in cui tutti si sentivano stilisti con “Gira la moda”, infermieri con “L’allegro chirurgo” e nasi con “Profumio”. Quest’ultimo ha alterato irreversibilmente il vostro olfatto.Vero baluardo di questa decade dorata rimane l’amico dei nostri giorni più neri, dei nostri punti neri, per la precisione.Il fedele TOPEXAN. Il tonico antibatterico più famoso al mondo.Come me avrete imparato a memoria la composizione chimica durante la vostra personale battaglia contro la stitichezza. L’alternativa era leggere l’etichetta dell’intimo Chilly. De gustbus.TONICO ANTIBATTERICO.
Chi di voi può dire di non averlo mai fatto comprare di nascosto alla madre?Io lo buttavo nel carrello della spesa senza che nessuno mi vedesse, perché era come prendere coscienza di essere un adolescente brufoloso, con il primo baffo e un apparecchio per i denti che era l’invidia del mio ferramenta.Più che dalla cassiera però ero spaventato da mio padre.Temevo che questo acquisto venisse dichiarato pubblicamente davanti alla famiglia intera.Infatti il primo pelo pubico di mio fratello venne annunciato a Natale di fronte a tutto il parentado felicemente riunito a tavola.Mio caro amico Topexan, quante mattine mi sono lavato/raschiato la faccia come nella pubblicità sentendomi un tredicenne tutto ormoni e brufoli, quanti gloriosi momenti passati con te. Mi sentivo fresco e profumato, lindo e disinfettato come un guanto di lattice.Ti ho amato.Però ammettiamolo. NON SERVIVI PROPRIO AD UNA CEPPA.