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Nostalgia Canaglia

Da Alessia-Mammacongelo @mamacongelo

Ci sono giorni, nella vita da expat, in cui la nostalgia di casa ti colpisce all’improvviso, come un temporale estivo. Ti svegli con una sensazione di vuoto nello stomaco che non viene colmata neanche da una buona colazione e sai già che la malinconia ti farà compagnia fino a sera.

In Italia questo weekend, come tutti gli anni in questo periodo, si svolge l’82° edizione dello CSIO di Piazza di Siena , 4 giorni di gare di salto ostacoli con i migliori binomi del panorama internazionale dell’equitazione; evento, come la Fiera Cavalli di Verona, che rappresenta la Mecca per tutti gli appassionati di questo sport. Il mondo equestre in questi giorni si ferma, tutti gli occhi sono puntati sulla kermesse di Roma, chi per lavoro, chi per piacere. Mia sorella, le mie amiche, i colleghi, i cavalieri e gli addetti ai lavori sono tutti in prima fila a godersi lo spettacolo, a gareggiare, a lavorare.

E io? Io no, sono qui, in Canada.

Ma non sono rimasta con le mani in mano a farmi travolgere dalla tristezza. Grazie ad un amico ho portato Merdolo a conoscere i cavalli durante una clinique tenuta da Matthew Hudson presso l’Ecurie Rising Sun a l’Epiphanie, appena fuori Montrèal.

Nostalgia Canaglia
Nostalgia Canaglia

La giornata riguardava la monta americana che non è proprio la mia disciplina, in quanto io pratico la monta inglese, ma non potevo perdermi l’occasione; la sete di cavalli era troppa. E poi essendo assolutamente ignorante in materia “western” quale situazione migliore per poter imparare qualcosa? Così ne ho approfittato, sia per reimmergermi in una scuderia, da cui da troppo tempo ero lontana, sia per rilassarmi un po’ e ricordare quanto amo (e quanto mi manca) il mio lavoro.

Nostalgia Canaglia
Nostalgia Canaglia

Oltretutto ero curiosa di vedere la reazione di Merdolo di fronte a questi imponenti quanto meravigliosi animali (la prima volta che l’ho portato in scuderia non aveva ancora 2 mesi, credo non avesse manco capito di essere al mondo). Il nano inizialmente era incuriosito da un puledrino, timoroso nei confronti dei cavalli più grandi ed attratto più dalla sua palla che dai pony presenti.

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Sarà che cowboy si nasce e non si diventa.

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