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Nostalgia canaglia - Recensione - PC

Creato il 26 novembre 2014 da Intrattenimento

Codemasters lancia a sorpresa un erede della spassosa serie Micro Machines

Chi è stato ragazzino negli anni '80 e '90 difficilmente non avrà subito il fascino delle "macchinine" della celeberrima linea Micro Machines, un marchio registrato dall'americana Galoob e divenuto famoso in tutto il mondo - tanto da apparire ufficialmente in alcune pellicole di successo - in seguito all'acquisizione della licenza da parte di Hasbro.

Nostalgia canaglia
I suddetti giocattoli in miniatura ebbero nuova e pulsante linfa vitale - purtroppo esauritasi definitivamente nel 2006 - con la trasposizione videoludica ad opera di Codemasters, capace non solo di cogliere l'essenza stessa delle fortunate macchinine, magari favorendone il collezionismo, ma anche di produrre uno dei racing game atipici più spassosi di sempre, soprattutto se giocato in compagnia. Nonostante altri sviluppatori abbiano provato a clonare la medesima ricetta della software house britannica, imbastita per la prima volta nel lontano 1991, praticamente nessuno è riuscito a replicarne successo e carisma. Un discorso del tutto analogo a quanto accaduto con la serie Mario Kart; pur esistendo degni concorrenti come gli affascinanti Diddy Kong Racing e LittleBigPlanet Karting, o il recente e buonissimo Sonic & All-Stars Racing Transformed, nessuno di essi è riuscito a scalzare dal cuore degli appassionati il best seller Nintendo. Ebbene, se siete tra coloro che hanno trascorso ore ed ore di sanissimo divertimento in compagnia degli amici - rigorosamente in locale - con una delle tante versioni di Micro Machines, uscito praticamente per ogni sistema, dal Super Nintendo alla PlayStation 2, Codemasters ha deciso di farvi un regalo (si fa per dire): sbarcato in sordina su Steam nei giorni scorsi a circa 15 Euro, Toybox Turbos è infatti l'unico, vero degno erede della divertentissima serie racing, della quale ne traduce completamente lo spirito e l'incredibile potere assuefacente.

twittalo! Toybox Turbos ci fa tornare bambini con un'esperienza racing solida e divertente

Le dimensioni non contano

E' vero, la licenza ufficiale è sparita e non ne conosciamo le ragioni - ipotizziamo la volontà di mantenere bassi i costi, visto anche il prezzo budget - ciò nonostante Toybox Turbos è in tutto e per tutto un "nuovo" capitolo della celebre saga, semplicemente orfana del relativo marchio registrato, sebbene in qualche modo esso riecheggi nel logo che scimmiotta l'originale. Il gioco, per chi non lo sapesse, è un classico racing game di stampo puramente arcade con visuale dall'alto, come se ne vedono tantissimi sugli odierni dispositivi iOS e Android, tuttavia i giocatori più smaliziati ed esperti riconosceranno subito lo stile e la verve inconfondibili della musa ispiratrice.

Nostalgia canaglia
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Ciò che caratterizza Micro Machines e il suo figlio (il)legittimo, oltre agli iconici power-up dei quali parleremo più avanti, è indubbiamente il setting "a portata di bambino" dove le piccole vetture si danno battaglia: dal banco di scuola alla scrivania per i compiti, passando per la tavola imbandita per la colazione, la cameretta con i giocattoli, il bancone di scienze e il tavolo da biliardo, ciascuno scenario viene trasformato nella sede di bizzarre piste di fantasia, laddove ostacoli e trappole sui generis sono rappresentate dagli oggetti d'uso quotidiano. Basti pensare, ad esempio, alle colate di sciroppo e di composti chimici che appiccicano gli pneumatici, o a tostapane e frullatori in grado di proiettare le vetture, per capire lo spirito spensierato e fanciullesco - ma non banale - del prodotto. In Toybox Turbos vi sono in tutto 18 tracciati suddivisi nelle suddette ambientazioni, ove far sfrecciare a tutto gas ben 35 macchinine di differenti categorie, sebbene da questo punto di vista gli sviluppatori avrebbero sicuramente potuto fare qualcosina in più. La modalità per singolo giocatore, infatti, è una campagna piuttosto breve che propone sette distinte coppe legate alle varie categorie; in "Targa Trasporti Pubblici", ad esempio, si sfidano taxi, autobus e scuolabus, nella "Coppa dei Cilindri" competono invece macchinine da corsa, passando per sfide con mezzi da costruzione, di emergenza, fuoristrada e via discorrendo. Manca purtroppo la varietà che caratterizzava i vecchi Micro Machines, ove ad esempio era possibile sfidarsi in giardino a bordo di motoscafi ed elicotteri, e la sensazione è che il numero dei mezzi - e verosimilmente anche quello dei circuiti - verrà ampliato con futuri DLC. Le piste, sebbene piuttosto varie e ricche di scorciatoie, oltre che di elementi dinamici in grado di influenzare il corso delle gare (come palle da biliardo che schiacciano le auto, pericolosi trenini giocattolo e vulcani in eruzione), sono piuttosto brevi e nella maggior parte dei casi il singolo giro si conclude in meno di un minuto, suggerendo che un pizzico di varietà in più non avrebbe guastato. Toybox Turbos - Sala Giochi
Nostalgia canaglia - Recensione - PC
Toybox Turbos - Sala Giochi
Nonostante tutto, giocare la campagna di Toybox Turbos è comunque divertentissimo e appagante, anche grazie alla presenza delle classifiche online e delle tre stelle d'oro da conquistare in ciascuna competizione.
Nostalgia canaglia
Nostalgia canaglia
Ricordiamo inoltre che in essa vanno affrontate sei distinte tipologie di gare, ovvero la corsa classica, due sfide contro il tempo, il sorpasso di tot veicoli entro tre giri, la fuga da un'onda anomala che travolge l'intero livello ed infine la combattiva "Eliminazione", sfida dedicata allo scontro con i boss - al termine di ciascuna coppa - nella quale per ottenere punti è necessario lasciare indietro sullo schermo la vettura avversaria, esattamente come avveniva in passato. Quest'ultima modalità, inoltre, rappresenta l'unica variante di gioco disponibile per il multiplayer locale e in rete, e può essere considerata il vero e proprio cuore pulsante di Toybox Turbos. Le sfide con gli altri giocatori, infatti, regalano le medesime e intense emozioni dei vecchi Micro Machines, competitive all'inverosimile e dannatamente divertenti anche grazie all'utilizzo degli immancabili power-up, che spaziano da martelli di legno in grado di schiacciare le macchinine avversarie a dispositivi che rilasciano mine, passando per scosse elettriche, calamite per attrarre i piloti che precedono, mitragliatrici, turbo boost e via discorrendo. Un pizzico di varietà e coraggio in più, anche dal punto di vista dei gadget, sarebbe stato sicuramente gradito, soprattutto perché ricalcano in toto quanto già provato in passato. Per scatenare ulteriore bagarre durante le gare, è possibile attivare anche la cosiddetta modalità "Attacco aereo" per i giocatori eliminati e in attesa di rientro, grazie alla quale, con un apposito mirino, si può indirizzare un razzo sul malcapitato prescelto. Le 35 vetture disponibili, da personalizzare con tre livelli di verniciatura e sbloccabili nel negozio spendendo le immancabili monete d'oro, sono dotate di caratteristiche di peso, manovrabilità e velocità specifiche, rendendole tutte differenti fra loro. Alcune si controllano molto più difficilmente di altre, e considerando la frenesia delle sfide con gli altri giocatori, fatte di sportellate e cattiverie gratuite di ogni genere (le "spintarelle" nei precipizi sono un classico), molto spesso la scelta ricade sul mezzo più equilibrato presente in ciascuna categoria. L'abilità, la reattività e la conoscenza millimetrica dei tracciati, comunque, giocano un ruolo determinante per la vittoria finale, e non è raro trovare i piloti più bravi al volante dei veicoli più complessi da condurre, come ad esempio l'hovercraft.

La colazione è servita

Se lo spirito ludico dell'opera originale è rimasto praticamente inalterato, lo stesso discorso può essere fatto per la componente visiva e artistica, impreziosita dall'alta risoluzione e da una granitica fluidità a 60 frame per secondo al massimo dei dettagli.

Nostalgia canaglia
Toybox Turbos, infatti, nonostante i livelli siano ricchissimi di particolari e oggetti animati, talvolta coinvolti anche dal motore fisico - come le graffette, i temperini o le biglie nello scenario dedicato - è godibile anche su configurazioni non particolarmente prestanti, sebbene vi siano soltanto tre impostazioni grafiche da poter regolare, ovvero la già citata risoluzione, la profondità di campo e il filtro antialiasing. Lo stile grafico in simil cel shading dona inoltre una discreta personalità al lavoro Codemasters, laddove non mancano scenari estremamente piacevoli da osservare. Anche l'interfaccia, i semplici menù e le musichette orecchiabili - ad opera di Mark Knight e Mark Willott - ricalcano appieno lo spirito di Micro Machines, in un contesto da fan service che ammanta l'intera produzione. Buono il netcode e gradevoli le campionature degli effetti sonori, del tutto in linea con l'anima fanciullesca (solo nell'aspetto) di Toybox Turbos.

Requisiti di Sistema PC

  • Configurazione di Prova
  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 780
  • Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit
  • Requisiti Minimi
  • Processore: Intel Core 2 Duo @ 2.4Ghz o AMD Athlon X2 5400+
  • Memoria: 2 GB RAM
  • Scheda video: AMD HD2600 o NVIDIA Geforce 8600
  • Spazio su disco: 1 GB

Pro

  • Estremamente divertente e competitivo
  • E' un nuovo capitolo di Micro Machines senza licenza
  • Tecnicamente curato
  • Prezzo accessibile

Contro

  • Non offre nulla di nuovo rispetto al passato
  • Niente motoscafi ed elicotteri
  • Campagna single player breve

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