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Nostoi, novelli Ulisse alla ricerca di testimonianze dal passato

Creato il 01 aprile 2015 da Firenzepuntog
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Un nuovo modello di archeologia narrante, grazie all’uso delle arti contemporanee. Le pietre del passato ci parlano attraverso un progetto che sfrutta le potenzialità del teatro, le nuove tecnologie e un approccio originale e innovativo alla scienza. Il progetto, presentato in anteprima a fine marzo nella Necropoli di San Cerbone, nel parco archeologico di Baratti e Populonia, si chiama “Nostoi”. Non si tratta di uno spettacolo in un sito archeologico, né di una visita. L’obiettivo è far parlare le pietre, creare un dialogo e far sì che il visitatore si trovi a vivere un’esperienza. Solo così potrà tornare poi alla sua vita, al suo mondo come testimone e ambasciatore di un bagaglio culturale prezioso da tramandare. L’esperimento ha coinvolto alcune centinaia di persone, per due ore novelli Ulisse in visita all’Ade: una camminata a telefonini spenti, nel silenzio più assoluto, per immergersi nella cultura e ascoltare quello che le pietre del passato avevano da dire. Un viaggio nella città dei morti a due passi dalla spiaggia, dato che la necropoli etrusca è l’unica costruita vista mare.
“Nostoi – storie di ritorni e di esodi” nasce da un progetto di cooperazione internazionale tra Italia, Tunisia e Francia. Con questa iniziativa giovani artisti provenienti da nazioni che si affacciano sul Mediterraneo hanno dialogato tra di loro e trovato percorsi condivisi per creare progetti comuni. L’iniziativa si sviluppa in due cantieri di residenza artistica: 30 giovani artisti italiani e tunisini, selezionati tra centinaia di candidati, guidati in Italia dal regista greco Michael Marmarinos e a Cartagine Byrsa dall’artista tunisino Kais Rostom, scenografo, pittore e musicista.
Un’iniziativa che a pochi giorni dall’attentato nel Museo del Bardo di Tunisi e dopo la marcia che si è tenuta pochi giorni fa a Tunisi, assume un valore diverso. La visita alla necropoli diventa un viaggio nella storia e nel passato di quel territorio e della sua gente. Una forma di testimonianza culturale e anche civile, dopo gli ultimi recenti attacchi dell’Isis all’identità e alle origini di popolazioni e tradizioni che si cerca di spazzare via. In lingua greca, Nostoi vuol dire “ritorni” e non poteva esserci nome più indovinato per un autentico ritorno alle origini.  Il cantiere culminerà sabato 28 e domenica 29 marzo nella Necropoli di San Cerbone, nel Parco Archeologico di Baratti e Populonia, in provincia di Piombino (Li). Durante le due giornate di visita, la storia della necropoli – uno dei monumenti più importanti della civiltà etrusca, situata ai piedi della collina dove sorgeva la città di Populonia, nota fin dall’antichità per l’intensa attività metallurgica legata alla produzione del ferro, si svelerà attraverso l’espressione, il movimento e i suoni veicolati dagli artisti, creando un’esperienza narrativa inedita e unica. Secondo il principio ispiratore di questo progetto, il visitatore per entrare davvero in contatto con il sito archeologico, deve mettere in atto un “rito”: saranno quindi le diverse arti performative il mezzo attraverso il quale si potrà conoscere la storia del sito, trasformando la visita in un dialogo con il luogo.
L’esperienza artistica, dopo Populonia, proseguirà poi a Cartagine Byrsa, dove gli stessi 30 artisti lavoreranno con Kais Rostom, con il coordinamento del Teatro Nazionale di Tunisi, diretto da Fadhel Jaibi. Le nuove esperienza di visita in Tunisia saranno il 16 e 17 maggio.
Capofila del progetto europeo “Nostoi”, che ha preso il via nel 2013, è Cooperativa Archeologia, realtà imprenditoriale nel settore dei beni culturali in Italia (fondata a Firenze nel 1981); i partner sono Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee – responsabile della parte artistica del progetto; il Centro Nazionale della Ricerca Scientifica (Cnrs) di Marsiglia; il Teatro Nazionale di Tunisi; l’Agenzia per la Valorizzazione e la Promozione dei Beni Culturali (Amvppc), che fa capo al Ministero della Cultura della Tunisia. Il progetto è stato selezionato per un finanziamento nell’ambito del primo bando per progetti standard lanciato dall’Unione Europea nel quadro del programma di prossimità ENPI CBC Med.


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