Ora di punta in pieno centro città, ferma al semaforo, immersa nel tran tran quotidiano. Attorno a me la frenesia, una melodia male armonizzata di clacson che suonano e schiamazzi vari. Sintonizzo la radio sulla solita stazione, mentre aspetto che si accenda la luce verde. Tutt’a un tratto la musica che pulsa dalle casse mi prende; presto attenzione a quei suoni, a quella voce, li collego a dei volti. Quel canto femminile, a tratti dolce a tratti graffiante, quei suoni vibranti ed avvolgenti provenienti dai vari strumenti, mi fanno subito capire di chi si tratta: sono i Garbage, band angloamericana che si identifica con la sua affascinante e carismatica frontwoman Shirley Manson. I Garbage sono uno dei gruppi storici nel panorama dell’alternative rock internazionale degli anni Novanta e nel mondo hanno venduto fino ad ora circa 17 milioni di copie. Dopo sette anni di silenzio e lo scioglimento nel 2005, la band ha deciso di tornare assieme in studio per dar vita ad un nuovo progetto. La loro assenza si è fatta sentire nella scena musicale degli ultimi anni e lo scorso 14 maggio è uscito “Not Your Kind of People”, disco in cui si dà vita ad un mix personale fatto di pop, rock ed elettronica. Si tratta di un album che vuole ricollegarsi ai lavori precedenti, ma che si apre a nuove suggestioni e sperimentazioni oltre ad avere anche un taglio sociale. Insomma, le sonorità anni ‘90 tipiche dei Garbage attualizzate al 2012. Come la stessa Manson ribadisce, il disco ha come punto di forza il fatto che affronta anche tematiche sociali sulla realtà dei nostri giorni e soprattutto sulla condizione di isolamento e disadattamento che ogni individuo vive nel mondo, nella propria città. Protagonisti del lavoro sono proprio gli emarginati, gli outsider, che subiscono ogni giorno vessazioni, che sono in preda alle disillusioni, al disorientamento; sono coloro che quotidianamente cercano di sopravvivere in una lotta per la vita, dominata dalla follia e dalla sopraffazione. Per la promozione dell’album è previsto anche un tour che sta toccando le maggiori città dei continenti americano ed europeo. In Italia i Garbage si esibiranno l’11 luglio a Vigevano al “10 Giorni Suonati!” e il 12 luglio nella Capitale per il festival “Rock in Roma”.
“Not Your Kind of People” è un disco che prima di essere apprezzato ha bisogno di più ascolti, in quanto non arriva immediatamente al fruitore. Delle quindici tracce presenti nella versione deluxe (undici quelle dell’edizione standard) alcune meritano particolare attenzione come The One e Automatic Systematic Habit, che presenta un ritornello accattivante nato dalla fusione di suoni elettronici e dance. Abbiamo poi Big Bright World, un pezzo che può essere ascrivibile come tipicamente Garbage per le sue sonorità ben assortite. Segue Control, in cui emergono in modo incisivo armonie melanconiche e chitarre pompate commiste alla voce sensuale della Manson. Degna di nota è anche Felt, traccia dal ritmo incalzante ed irresistibile il cui testo sembra giocare sull’assonanza sintattica delle frasi. Da attenzionare sono pure Sugar, una ballata con arpeggi dolci in cui domina la voce di Shirley, modulata con variazioni e colori diversi; ma anche I Hate Love, un brano caratterizzato dalle presenza ossessiva e martellante del synth. Man on a Wire è invece un pezzo adrenalinico e trascinante grazie al riff molto aggressivo in cui abbondano le sonorità elettriche. In esso si affrontano tematiche che riguardano le debolezze umane e la volontà di affrontarle e superarle. Interessante è anche Beloved Freak, un’altra ballad che presenta nuovamente il tema chiave del disadattamento dell’individuo in cui i suoni stridenti fanno emergere questa condizione. What Girls Are Made Of è giocato tutto sui contrasti acustici e soprattutto sulle discrepanze fra testo e musica. In Bright Tonight nuovamente protagonista è la combinazione calibrata tra la voce della Manson e le chitarre acustica e solista; è un brano che si configura come una sorta di delicata ninna nanna. Infine, Show Me, traccia che chiude l’album, in cui domina la commistione fra suoni tipicamente elettronici, rock e pop dance.
I brani migliori di questo lavoro sono però Blood for Poppies, Battle In Me e Not Your Kind of People. Il primo è un pezzo rock che non disdegna di schiacciare l’occhio al pop, e si presenta come una sorta di ibrido tra dance di classifica e indie autocompiacente. Emerge per la presenza di suoni distorti e quasi caustici della batteria e delle chitarre; è il brano più rappresentativo dell’intero progetto discografico della band, sicuramente piacerà ai vecchi fan e ne attirerà anche nuovi. Il secondo può essere considerato come la punta di diamante dell’intero lavoro; questa traccia trasmette energia che fa pompare le vene. La batteria suonata da Butch Vig ha un ritmo incalzante e trascinante, e il tutto viene tenuto unito mirabilmente da un sapiente riff di chitarre dai suoni graffianti; anche la voce di Shirley, fra questi suoni, viene resa metallica. Not Your Kind of People, oltre che essere la title track è il brano in cui più chiaramente emerge la denuncia da parte dei Garbage delle condizioni di disagio in cui versa l’individuo emarginato nella realtà contemporanea. Esso si configura come vero e proprio inno per i disadattati di tutto il mondo. Si tratta tecnicamente di una ballata, in cui prevale la voce calda e suadente di Shirley.
In linea di massima, in questo lavoro i Garbage si presentano dinamici, aperti alla sperimentazione, alla commistione, emerge la loro voglia di non rimanere legati al passato. Dominano sonorità caustiche, elettrodance, pop in simbiosi, è un disco che gli audiofili sicuramente sapranno apprezzare. “Not Your Kind of People”, uscito per la Stunvolume etichetta creata dal gruppo per sfuggire alle vessazioni delle major discografiche, non sarà di importanza capitale per la storia della musica, ma contribuisce a dare una scossa non irrilevante al mondo rock. Siamo ormai lontani dalle vecchie hit ma è opera che risulta piacevole da ascoltare. Fuori di dubbio è il fatto che Shirley Manson riesca ancora a catalizzare su di sé l’attenzione massima con la sua voce così flessuosa, accattivante, trascinante, modulata e versatile. I Garbage senza di lei non esisterebbero, è lei a dare anima alla loro musica, ai loro suoni e, viceversa, lei senza i Garbage non potrebbe esprimersi in maniera così eloquente. La luce verde del semaforo si è accesa, tutti si dirigono a casa, io dopo aver ascoltato il nuovo lavoro dei Garbage concludo dicendo che molto spesso la bellezza di una band è negli occhi di chi guarda e ascolta.