Devo imparare che le persone non sono tutte uguali, che nessuno fa quel che farei io. ho sempre detto che devo imparare ad essere più egoista. Ed ora avrei voluto non averlo mai detto. Ed ora ho capito che ero semplicemente altruista nel modo sbagliato. Devo Voglio imparare un sacco di cose. Voglio capire le persone.devo imparare a guardarle. Voglio essere più riflessivo. Sbaglio un sacco di parole che a volte dico delle cose talmente male che faccio arrivare pensieri che non ho mai avuto. Anche se Martina dice il contrario, Matteo vi protegge e si preoccupa per voi. Parole sussurrate per una notte intera che sembravano passati cinque minuti ed avrei voluto non dormire mai. Occhi lucidi e sono scese anche delle lacrime, che non ho mai sentito nulla di così forte. Ho perso sicurezze su di me. Ora posso migliorare. Sei forte, autonoma, indipendente. Lo adoro.
Forse non rileggerò le pagine scritte sull’agenda. Parlare serve forse più di tutto. Pensieri che avevo qualche giorno fa ora non li ho più, sono cambiati, li ho capiti. I got to be me.
Destabilizzato dal bello, da quel che ho sempre cercato.
Per visitare Berlino, ci sarei rimasto altri quattro o cinque giorni. Per visitare noidue abbiamo una vita intera.
Ti imparo.
Questo post sta durando da tre giorni. Salvo in bozze e lo riprendo.
Quiete. Ho bisogno di organizzare i miei pensieri. Ho fatto un sacco di errori in questi ultimi giorni, te ne sei accorta tu ed hai cercato di rimediare. Io me ne sono reso conto solo dopo. Non capivo che mi prendeva e non sapevo come fare a risolvere quel che avevo in testa. Mi sono sentito un elemento in più, ma ho fatto tutto da solo. Non parlando ne con me ne con te, ho alimentato ogni pensiero che avevo in testa, sbagliando ancor di più. Devo imparare a guardare le persone. Giuro che lo farò. Credo di aver messo in difficoltà delle persone e giuro che non era mia intenzione e giuro che non accadrà più. Ho capito e sto capendo sempre di più. Avrei voluto ma non l’ho fatto. Lo farò. Non posso più guardare indietro, non serve a niente, giusto? Ora si va solo avanti, con più tranquillità e serenità ed affrontando tutto con il sorriso, come mi hai insegnato tu.
Devo lavorare su un sacco di cose, a quanto pare. O forse no, mi sono solo perso per qualche giorno ed ora devo solo ritrovarmi.
Ho dimenticato una cosa importante e mi hai detto che fa uguale. Smetto io, inizi tu. Lezioni.
Mi ricordo che devo ricordarti Bruce Nauman.
Nell’ultima decina di giorni io sono stato un disastro. Giuro che mi impegno a non esserlo più. Lo giuro a tutti.
Spero vivamente la serie di disastri si sia conclusa con stasera.
Ho sbagliato quasi tutto. E non mi piace per niente.
E le scuse credo non servano a niente e bisogna che recuperi io con quel che sono davvero io.
E mi dispiace che mi abbiate visto così. Di norma non lo sono. Prometto che.
Le parole spesso non sono il mio forte. a volte si.
In questi giorni no.
Se le parole non mi vengono bene, guardatemi gli occhi e cercate di capirmi.
In concomitanza col mio essere diverso dal solito sentivo come dei giramenti di testa. ci faccio caso solo ora. anche oggi, nel pomeriggio, è stato così. quasi anche ora.
Voglio cacciare via tutto quel che non mi piace. perdonatemi se vi ho mostrato quel che di me non sento mi appartenga.
Ho le lacrime agli occhi e stavolta non sono di felicità, di amore puro ed enorme. Sono lacrime che non voglio più avere. mai più.
E vorrei risolvere tutto ma non so come fare. Lo farò.
I got to be me.
Torno ad essere me quanto prima. Già lo sto facendo.
Mi si stanno bagnando le guance le labbra e la felpa.
Prometto che non sarò mai più così.
Oggi Elisa mi ha detto che si inventa le storie. Ha un libro con i fogli trasparenti, come quelli da collezionarci le schede telefoniche. Ogni rettangolo ci mette una favola. Ha quasi finito il primo foglio, mancano solo tre rettangoli (storie) e mi ha detto che entro due giorni deve finire la prima pagina. Stasera si sarebbe messa già al lavoro. Mi ha letto alcune storie, altre no perchè erano segrete. Matteo faceva finta di leggere seguento le righe sul foglio con il dito e si inventava storie pure lui. storie sugli angeli e sui piselli. Mentre stavo andando via, Elisa stava iniziando una nuova storia. C’era una volta una cagnolina e la sua padrona si chiamava Lilla. Ci avrebbe messo anche che la cagnolina mangiava i piselli. Elisa e Matteo sono molto uniti. si vogliono proprio bene.
Purtroppo non hanno le lettere colorate che si attaccano con la calaminta, ma un’amica di Elisa, si. Mi ha anche raccontato che ha tre amiche che sono sorelle e che lei chiama cugine, anche se non lo sono.
C’é una principessa, la principessa delle principesse, che mi sta insegnando un sacco di cose. anzi, io sto imparando un sacco di cose da lei.
Grazie Valentina.
Ora sto decisamente meglio.
Marti, Matteo, vi voglio bene.
Carry on and have a smile,
ef