Note a margine

Dicono che la seconda Repubblica è finita; sarà, ma la terza, di sicuro, non è ancora iniziata. Troppo passato sopravvive a sé stesso e troppo nuovo ha più la volontà che la capacità di esserlo. A ben vedere, una nuova stagione politica, da molti richiamata, per essere tale, dovrebbe suscitare un rinnovato senso di responsabilità di ognuno verso gli altri e verso sé stessi. Invece … a beccarsi come i polli di Renzo, Tempo perso. Qui, nella nostra realtà locale, ci si rende conto di quanto siano malridotte e superate, comunque a fine corsa, le logiche partitocratiche dei vecchi partiti, sopratutto se affidate a giovani rampanti impregnati di manierismo post democristiano o post comunista, con un sovrappiù d'arroganza che metà basterebbe. Comunque. del tutto assenti rimangono la cultura della responsabilità personale, della competenza, dei doveri e non ,v'è dubbio alcuno, queste cose finiscono per impantanarsi per poi affogare nel pettegolezzo più becero. Ma, quasi a dispetto per tutto ciò, vi sono motivi, se non di ottimismo, di speranza.  Infatti, sempre meno definitive le vecchie appartenenze, stanno crescendo esigenze nuove che attraversano trasversalmente i partiti,  prefigurando altro;  ad esempio  a livello locale forme organizzative  più o meno eterogenee  con  aggregazioni   fluide,  caratterizzate da un personale politico non vincolato dall'ideologia ma dai programmi, o meglio dalle priorità e dalle soluzioni di cui si faranno portatori. Oltre non vado. Tempi eroici ci aspettano. (cp) http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane