Come nel caso di Index Card, l’uso che ne faccio io è limitato. Non mi interessa prenderci appunti a mano, anche se è possibile e comodo — grazie alla lente di ingrandimento, che permette una scrittura calligrafica abbastanza precisa. Non mi interessa nemmeno disegnare, a parte qualche schemino elementare — tipo le principali interazioni tra i personaggi. In ogni caso, anche questa funzione di Noteshelf è fantastica.
La app mette a disposizione diversi set di carta (scaricabili gratuitamente oppure acquistabili a €0,89) e diversi set di strumenti per scrivere e colorare: evidenziatori, penne a sfera, stilografiche e colori a matita. Ogni set presenta punte di diversa grandezza, per utilizzare lo strumento al meglio. E i colori si possono personalizzare.
La personalizzazione è uno dei punti forti di Noteshelf, insieme all’eleganza.
Non appena si apre la app, la schermata mostra una libreria in legno, che ospiterà i vari taccuini. Già è bella così com’è, imho. Ma, nel caso, si possono acquistare altri scaffali di colori diversi. Il prezzo delle espansioni, finora, è sempre di €0,89 — che si tratti di copertine, carta, fogli di lavoro vari o librerie.
La creazione dei quaderni è facile e intuitiva, così come le modifiche da apportare eventualmente agli stessi. Di default, Noteshelf mette a disposizione un certo numero di cover e di set di carta. Basta scegliere quelle desiderate, digitare il titolo da dare al quaderno, salvare e questo apparirà nella libreria. È anche possibile proteggere i taccuini inserendo una password: tap su Edit, nel menu in alto a destra, e su ognuno compariranno tre opzioni — elimina, personalizza e lucchetta. Una volta concluso, tap su Done (che apparirà nel menu, al posto di Edit) e il gioco è fatto.
Una funzione molto comoda e utile — soprattutto per me, che ho la tendenza a creare più storie per una stessa ambientazione, tutte in qualche modo collegate tra loro — è quella di “impilare” i taccuini uno dentro l’altro, formando così delle cartelle.
Per quanto riguarda la scrittura con tastiera, si crea il campo in un punto qualunque della pagina, lo si posiziona dove si vuole — semplicemente trascinandolo, se ne modificano le dimensioni a proprio piacere, dopodiché si può cominciare a scrivere, scegliendo tra i font a disposizione e le varie dimensioni del carattere. L’unica cosa un poco scomoda è che questo campo va creato pagina dopo pagina. Ma è un fastidio da poco, comunque. Ed è compensato dal fatto che, se si vuole scrivere a mano, si può appoggiare parte del palmo sullo schermo del device senza che questo gesto interferisca con la scrittura: bisogna andare in Impostazioni di iOS, quindi in Generali, e disattivare Gesti multitasking. È anche possibile la modalità di sola lettura — la wrist protection, attivabile dal menu grazie all’icona rappresentata da una mano che dà l’alt; così si potranno consultare gli appunti e girare le pagine del taccuino senza modificare inavvertitamente il campo di scrittura, al quale si può comunque ricorrere in qualsiasi momento. Stessa cosa per gli strumenti di disegno.
Se vi piacciono le icone, nei taccuini ne potrete inserire a volontà, scegliendo tra le tante messe a disposizione.
Si possono inserire immagini, ma una volta posizionate — ed, eventualmente, ruotate o ridimensionate — non è più possibile agire su di loro. Le si può cancellare con lo strumento gomma o con quello clean, scegliendo di lasciare nella pagina solo il testo.
Infine, come la maggior parte delle app, anche Noteshelf permette di esportare il contenuto dei taccuini, sia grazie a DropBox, sia in formato .pdf, sia tramite mail.
È tutto, direi.
Di recente ho acquistato il set di carta Writing e lo sto trovando utilissimo per prendere appunti sull’ambientazione e il background dei personaggi della nuova storia a cui sto lavorando.
Noteshelf è acquistabile QUI, a €5,49.
Non è un prezzo proprio economicissimo, ma per me li vale tutti — così come vale il prezzo delle espansioni che mi possono servire.