Voglio fare cose che poi dimentico, gridare una vita che non ascolterò mai.
Voglio una lavagna su cui cancellare, tratti senza storia e senza disegno. Il piacere che poi non conosco, per nome, per viso, voglio un sorriso gratuito, un sorriso d'intesa, un sorriso che io ricordo davvero.
Voglio oggi, fosse l'ultima cosa che faccio, e lo voglio anche domani, per sempre. Voglio non bastare mai al mio tempo, voglio che ne sia ingordo e che mi desideri. E che, come per un desiderio, passi subito al prossimo.
Sarò cenere su cenere e le mille folate di vento che ogni volta la spazzano via.
Magazine Talenti
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