Le certezze fanno male, quando riguardano le persone.
Che ve ne fate delle vostre certezze? Che me ne faccio io, delle vostre certezze?
Di quest'apertura di credito illimitato? Non è libertà imbrogliarmi in tutta questa bambagia.
Non mi interessa, mi irrita essere quello "bravo", quello in gamba, quello che ce la fa.
Io amo chi nutre i dubbi, amo chi sta ad ascoltare. Che io riesca ad essere quello che sto inseguendo, non quello che ti aspetti tu. Io ce la farò, nonostante sia quello che ti aspetti da me.
Non soffocarmi, prova a raccontarmi. Sarà allora che la voce si troverà a incespicare, a perdere i contorni. Raccontami come racconteresti un'altra storia, ti stupirai di ciò che stai ascoltando. Guarda, così, come mi racconto anch'io, arrivato a una virgola qualsiasi. Incerto tra congiunzioni e subordinate.
Raccontami o guardami negli occhi, scrutami, spogliami.
Feriscimi quanto vuoi, ma non suturare quelle tue labbra sanguinanti su di me.
Io sono vivo.