Un’azione di marketing virale nella Giornata del Sapere per dimostrare agli utenti russi di Internet quanto attuali siano oggi i capolavori della letteratura classica russa
“Ambientalisti in allarme: un gruppo di costruttori minaccia di abbattere un boschetto secolare”, “Un ragazzo in una discoteca spara a un amico causa flirt passeggero”, “Si è suicidata la moglie di un alto funzionario dopo un litigio con l’amante”, “Il nuovo bidello si è rivelato un crudele dog hunter”: questi e altri risonanti titoli sono rimbalzati sui siti d’informazione russi il 2 settembre 2013, nella “Giornata del Sapere”, quando gli studenti russi ritornano sui banchi di scuola, dopo le vacanze estive.
Nei testi delle presunte notizie erano criptati i soggetti di alcune opere della letteratura classica russa, come “Il giardino dei ciliegi” di Anton Chekhov, l’“Eugenio Onegin” di Aleksandr Pushkin, l’“Anna Karenina” di Lev Tolstoj e “Mumù” di Ivan Turgenev. Le false notizie sono state raccolte su un portale, appositamente creato, per consentire agli internauti di passare dal testo della notizia a quello del capolavoro letterario corrispondente, e di leggere o scaricare gratuitamente la versione elettronica di quest’ultimo.
Sul sito Internet del progetto (http://litnews.litres.ru/) è anche possibile presentare le proprie alternative ai titoli degli articoli, partecipando in questo modo al concorso a premi. “L’invidia della sorella alla base del tentato doppio omicidio della madre e del bambino”; “La figlia del funzionario ha ammesso di frequentare un pazzo”: in breve tempo i lettori hanno aderito al gioco.
Il pubblico non ha capito immediatamente lo scherzo, preoccupato per il destino della madre di un qualche oppositore (la notizia relativa al romanzo di Maksim Gorky, “La madre”, recitava: la madre di uno dei leader dell’opposizione deve scontare un periodo di reclusione). Altri hanno anche iniziato a discutere in merito alla validità degli esperimenti sugli animali randagi.
La campagna di promozione della letteratura è stata lanciata in risposta al preoccupante calo, denunciato anno dopo anno dai sociologi russi, della cultura della lettura tra i cittadini della Federazione. Nell'estate 2013, la Fondazione “Obshchestvennoe mnenie” (Opinione pubblica) ha pubblicato un sondaggio dal quale è emerso che il 44 per cento degli intervistati russi, nell’ultimo anno, non ha letto neanche un libro.