Non racconto nulla di nuovo ed è questo il dramma.
Mercoledì 8 Dicembre, ore 15.56, stazione ferroviaria di Torino Lingotto. Immagino di essere un turista qualsiasi con un certo "bisognino" impellente. Mi reco verso i bagni e noto con enorme piacere che sono gratuiti, automatizzati e di quelli autodisinfettanti. Schiaccio con decisione il tasto di apertura e aspetto con ansia il momento di godermi l'attimo della, chiamiamola così, liberazione.
SORPRESA!
Lo spettacolo che si presenta innanzi ai miei occhi è di quelli raccapriccianti, cui noi cittadini italiani siamo abituati pensando ai bagni delle stazioni ferroviarie. Il WC stracolmo di urina di chissà quante persone, bisogna liberarsi da lontano, poichè gli schizzi miscelati potrebbero finire sui nostri vestiti. Lo sdegno è superiore persino alla necessità che porta alla rassegnazione.
Si parla tanto di turismo, di civiltà, pulizia e poi questa è l'immagine, magari la prima, che diamo ai turisti della nostra Città? Soprattutto, è questa la civiltà che meritiamo?