Le somme raccolte per beneficenza nel corso delle attività TGS Eurogroup 2012, inclusa la Su e Zo per i Ponti, saranno destinate direttamente ala missione salesiana aperta da don Filippo Perin nel villaggio di Nyinenyang, a 120 km da Gambella in Etiopia
Ecco a voi la terza lettera che ci invia don Filippo quest’anno (vedi anche i post precedenti: post 01/2012 e post 02/2012).
Carissimi amici, come va?
Spero bene in questo periodo di quaresima, con la primavera che si avvicina. Qui, dopo qualche giorno di tregua, è ritornato il caldo torrido, durante il giorno all’ombra siamo sui 40/42°, chissà al sole, e questo caldo poi non ci lascia fino a notte fonda, per cui bisogna essere sfiniti per dormire.
Abbiamo appena concluso una bella settimana con Raffaele e Marisa, due amici di Milano che insieme ad altre persone, hanno già aiutato la nostra missione sovvenzionando tre pozzi d’acqua per la gente e ora sono venuti per vedere altri due villaggi da aiutare. Abbiamo salutato Carlos, un volontario spagnolo che ha vissuto in una nostra missione per tre anni e venerdì scorso è ritornato in Spagna. Infine il nostro Vescovo Abuna Angelo è partito per l’talia, per un controllo medico generale visto che era da un po’ di mesi che non stava bene.
Quello però che stiamo vivendo è un periodo molto difficile a Gambella: prima di tutto per il caldo torrido, che porta con se la mancanza di cibo, la terra è tutta secca, la mancanza di acqua e di conseguenza l’arrivo di malattie dovute all’assenza di cibo.
Secondo, sono arrivati in città varie centinaia di profughi dal Sudan, scappati dalla guerra che si sta facendo al confine tra il nuovo stato, sud Sudan e il nord Sudan. Bande di ribelli che terrorizzano la gente per ottenere la terra dove c’è in gran parte petrolio. Sono molto al nord di Gambella, però il governo etiope li porta qui da noi dato che c’è ancora funzionante un campo profughi nella città di Pugnido. Stanno arrivando centinaia di camion che trasportano cibo per mandarlo in Sudan per le popolazioni che hanno bisogno, stazionano proprio davanti alla nostra casa uno o due giorni per il controllo e poi partono di nuovo per il Sudan, dato che il confine dista solo 90 km.
Infine proprio ieri è successo un altro fatto molto grave nella regione: dei ribelli hanno fermato un autobus che veniva da Addis Abeba, a Bonga a 30 km da Gambella in pieno giorno e per ragioni ancora inspiegabili hanno ucciso più di venti persone, tutte etiopiche.
Subito sono intervenuti i militari per cercare di prendere i ribelli, ma si sono dileguati nella foresta. E’ un fatto gravissimo, succeduto a molti altri fatti in questi due mesi, altri attacchi alla polizia, ad un imprenditore agricolo, a gente comune, tutto questo per questioni politiche, a gennaio il governo centrale facendo una valutazione dell’operato del presidente della regione e dei suoi ministri gli ha dato ancora qualche mese prima di dimetterlo perché lo ha trovato mancate, sia nelle cose che ha fatto, sia nella corruzione, dicono che si è intascato milioni di birr.
La seconda ragione potrebbe essere anche quella della terra, in questi anni moltissima terra è stata venduta a grandi imprenditori agricoli e la gente del posto non ha gradito, anche se ha portato un grande miglioramento della vita, per cui si dice che, sia per la politica sia per la terra, qualcuno di Gambella sta pagando questi ribelli per destabilizzare la situazione e in qualche modo farsi che non venga dimesso il presidente attuale o che gli imprenditori arrivati dall’estero o dall’Etiopia se ne vadano.
Infine c’è anche la ragione raziale, etiopi contro sudanesi, siamo in Etiopia, ma la terra appartiene ai sudanesi e perciò nascono gli scontri.
Naturalmente chi ne fa le spese sono sempre le persone povere, in particolare questi giovani che ieri sono stati uccisi, erano quasi tutti studenti del College. La polizia ha detto di non muoversi in questi giorni fino a che la situazione non torni alla normalità.
Nei villaggi di Nyinenyang e Matar tutto per ora è tranquillo, forse perché sono molto lontani da Gambella e sono abitati da nuer, differenti dagli anuak di Gambella. Le principali attività continuano, anche se questi problemi mi tengono più legato a Gambella che hai villaggi, inoltre è da qualche giorno che non c’è una goccia di gasolio in tutta la città per cui non ci si può muovere con le macchine.
La Quaresima è proprio iniziata, restiamo in contatto di preghiera per noi e per tutta questa povera gente.
A presto
abba Filippo
Link correlati:
Tutte le “Notizie missionarie” di Don Filippo su TGS Whiteboard
Abba Filippo Perin – sito web
Abba Filippo Perin – blog
Ispettoria Salesiana di Etiopia-Eritrea, comunità di Gambella – sito web
Per eventuali donazioni, puoi aiutare don Filippo a realizzare questi ed altri progetti:
Adozione mensile di un bambino dell’asilo (1€ al giorno): 30€
Adozione mensile di un’insegnante dell’asilo: 40€
Adozione mensile di un lavoratore in un progetto agricolo: 50€
Adozione mensile a distanza di un bambino bisognoso: 30€
Materiale vario per giocare (palloni, rete pallavolo, maglie, fischietti): 15€ ciascuno
Informazioni Generali:
Nome del responsabile: don Filippo Perin
Indirizzo: P.O. Box 210, Gambella, Ethiopia.
Telefono: 00.251.7510816
Email: [email protected]
Nome del legale responsabile: Ecc. Mons Angelo Moreschi
Indirizzo: P.O. Box 210, Gambella, Ethiopia.
Telefono: 00.251.7510816
Email: [email protected]
Conto corrente presso LA FRIULADRIA CREDIT AGRICOLE (filiale di Porcia PN)
Intestato a: PERIN FILIPPO PER GAMBELLA ETIOPIA
IBAN: IT 82 P 05336 64950 0000 30191303
Specificando nella casuale: il nome proprio e il motivo dell’offerta.
COMMERCIAL BANK OF ETHIOPIA
GAMBELLA BRANCH ECS – ECC
Account No. 15210
FILIPPO PERIN
Swift Code: CBETETAA
CONTO CORRENTE POSTALE 36885028
Fondazione don Bosco nel Mondo Via della Pisana 1111, 00163 Roma
Specificando nella causale:
don Filippo Perin, salesiani Gambella.
(la fondazione e’ ONLUS, quindi per la detrazione fiscale basta il tagliando della Posta).